AQUILA ANATRAIA MAGGIORE Clanga clanga (Pallas, 1811)
DISTRIBUZIONE – L’Aquila anatraia maggiore è una specie migratrice, che nidifica nella cinta boreale euroasiatica tra l’Europa centro-orientale e le coste della Manciuria. L’areale di svernamento si estende nell’Africa settentrionale e orientale, Medio Oriente e Asia meridionale. Di importanza marginale sono le zone di svernamento dell’Europa meridionale (Penisola Iberica, Francia, Italia, Grecia e Balcani), che ospitano più o meno regolarmente un numero modesto di individui. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento si svolge tra ottobre e novembre, mentre quella pre-riproduttiva verso i quartieri di nidificazione ha luogo tra marzo e aprile.
In Italia è migratrice e svernante regolare. Nel nostro Paese è più spesso presente con soggetti giovani o immaturi da ottobre a dicembre in gran parte della costa settentrionale dell’alto Adriatico e nella Pianura Padana.
HABITAT – Frequenta le pianure e le colline ricche di boschi umidi, non eccessivamente fitti e spesso in vicinanza di grandi laghi e fiumi. Anche nelle aree di svernamento rimane legata alle zone umide (laghi, grandi fiumi, lagune).
COMPORTAMENTO – Conduce vita solitaria o gregaria nei diversi periodi dell’anno e durante la migrazione autunnale si riunisce in gruppi di pochi individui a volte con altre specie del genere Aquila. Ha un volo simile a quello dell’Aquila reale, con battiti alari di solito poco profondi e veloci. Caccia sia in volo che da appostamento.
ALIMENTAZIONE – Si ciba di Uccelli acquatici (folaghe e anatre), Roditori di piccole e medie dimensioni, Rettili, Anfibi e Insetti; occasionalmente si nutre anche di carogne.
RIPRODUZIONE – È monogama e mantiene il legame di coppia per tutta la stagione riproduttiva. Il nido, costruito sugli alberi a 8-12 metri di altezza con stecchi rozzamente disposti, è tappezzato con erbe e foglie di conifere. Lo stesso nido viene normalmente utilizzato per più anni e i successivi apporti di materiale lo rendono sempre più voluminoso. Nell’anno compie una sola covata e la deposizione delle uova ha luogo tra aprile e maggio. Le uova, in numero di 1-2, sono incubate dalla femmina, alla quale il maschio procura il cibo. I pulcini sono nidicoli e s’involano all’età di 6-7 settimane.
STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa è considerata in pericolo e a rischio di estinzione. Le cause principali del declino sono riconducibili alle modificazioni ambientali dovute alla bonifica nelle aree di riproduzione e al disturbo antropico durante la nidificazione.
LIVELLO DI PROTEZIONE – L’Aquila anatraia maggiore è specie: nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); minacciata e nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. I e II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).
Mario Spagnesi