Rubrica curata da Liliana Zambotti

 

Leggendo vecchi scritti capita spesso di essere avvolti in un’atmosfera irreale dove interesse e curiosità si mescolano e ti trasportano in un mondo passato sempre pieno di fascino. Non è la storia che narra di grandi personaggi, di civiltà scomparse, di imprese straordinarie che hanno segnato il corso della nostra civiltà. Ma è pur sempre storia, anche se non di grandi avvenimenti. È storia di piccole cose fatte con amore, di persone “silenziose”, di frammenti di vita che andrebbero dimenticati. Sentimenti, emozioni, cultura, pensieri, impronte che scaldano il cuore.

Augusto Toschi

Per i camosci e gli orsi d’Abruzzo (1948)

Michele Saponaro

La morte del bosco (1915)

Antonio Anfossi

La protezione della Natura (1955)

Gabriele Goidanich

La mia prigionia

Aldo Valori

Uomini e insetti (1957)

Felice Schiavetti

L’Arca di Noè (1936)

N. Gianni

Addio vecchio Ateneo (1938)