Rubrica curata da Liliana Zambotti

 

Leggendo vecchi scritti capita spesso di essere avvolti in un’atmosfera irreale dove interesse e curiosità si mescolano e ti trasportano in un mondo passato sempre pieno di fascino. Non è la storia che narra di grandi personaggi, di civiltà scomparse, di imprese straordinarie che hanno segnato il corso della nostra civiltà. Ma è pur sempre storia, anche se non di grandi avvenimenti. È storia di piccole cose fatte con amore, di persone “silenziose”, di frammenti di vita che andrebbero dimenticati. Sentimenti, emozioni, cultura, pensieri, impronte che scaldano il cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Emilio Chiovenda

La flora (1936)

Giuseppe Altobello 

Un nemico da combattere: il lupo (1924)

Augusto Toschi

Per i camosci e gli orsi d’Abruzzo (1948)

Michele Saponaro

La morte del bosco (1915)

Antonio Anfossi

La protezione della Natura (1955)

Gabriele Goidanich

La mia prigionia

Aldo Valori

Uomini e insetti (1957)

Felice Schiavetti

L’Arca di Noè (1936)

N. Gianni

Addio vecchio Ateneo (1938)