CALANDRO Anthus campestris (Linnaeus, 1758)
Distribuzione – Il Calandro è una specie migratrice a lungo raggio diffusa con tre sottospecie in Eurasia centro-meridionale. L’areale di nidificazione comprende l’Europa, ad eccezione di quella centrale, a Nord fino al 59° parallelo, ampie zone del Nord Africa occidentale, l’Asia centrale fino alla Cina. Le principali aree di svernamento delle popolazioni europee sono poste a Sud del Sahara fino all’Equatore. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento si svolge tra metà agosto e ottobre, mentre quella pre-riproduttiva verso i quartieri di nidificazione ha luogo in aprile.
In Italia è migratore regolare e nidificante in tutta la penisola e nelle isole maggiori.
Habitat – Frequenta ambienti aridi con scarsa vegetazione erbacea e arbustiva, incolti sabbiosi e ciottolosi, pascoli abbandonati, rive di lagune e corsi d’acqua con ampio alveo ciottoloso, dune lungo i litorali, lande steppiche e zone a macchia mediterranea degradata.
Comportamento – Ha abitudini solitarie, ma durante l’inverno può riunirsi in piccoli gruppi. Corre e cammina rapidamente, alzando ed abbassando abitualmente la lunga coda. Possiede un volo profondamente ondulato. Si posa su rocce, muretti, cespugli, cavi aerei e più di rado sugli alberi. Trascorre la notte sul terreno.
Alimentazione – Si ciba di molte specie di Invertebrati, con preferenza di uova, larve, ninfe e adulti di Insetti.
Riproduzione – Raggiunti i quartieri di nidificazione il maschio segnala in continuazione il possesso del proprio territorio con un caratteristico volo canoro: s’innalza fino a considerevole altezza dal suolo, descrive talvolta un cerchio con una traiettoria molto ondulata, quindi effettua una caduta quasi verticale ad ali semichiuse, emettendo un richiamo composto da una serie di note metalliche e melodiose. Avvenuto l’accoppiamento, la femmina, forse aiutata dal maschio, costruisce un nido piuttosto voluminoso in una depressione del terreno al riparo di un ciuffo d’erba o di una zolla. Nell’anno compie una o due covate a partire da maggio. Le 4-5 uova deposte sono incubate dalla sola femmina per circa 12 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono accuditi da entrambi i genitori; all’età di circa 2 settimane sono in grado di volare e abbandonano il nido.
Status e conservazione – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione sfavorevole a causa della scomparsa o del degrado degli ambienti di nidificazione, ed è segnalata in diminuzione in alcuni paesi europei, tra cui l’Italia.
Livello di protezione – Il Calandro è specie: nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).
Mario Spagnesi