CAPRIOLO  Capreolus capreolus  (Linnaeus, 1758)

Distribuzione – Il Capriolo è diffuso in tutta l’Europa continentale, Gran Bretagna, Asia Minore, Iran, Palestina ed Iraq. Il limite settentrionale dell’areale europeo è rappresentato dal 67° parallelo in Scandinavia, quello meridionale dalla Turchia e quello orientale da una linea ideale che unisce il lago Ladoga al Mar Nero.

Nel nostro Paese è attualmente diffuso nell’Italia centro-settentrionale e con piccoli areali disgiunti in Italia centro-meridionale.

Habitat – Frequenta territori di pianura, collina e media montagna con alternanza di ambienti aperti a vegetazione erbacea e boschi di latifoglie. Si adatta tuttavia a situazioni ambientali diverse, dalle foreste pure di conifere alla macchia mediterranea.

Comportamento – Di indole timida e riservata, è attivo sia di giorno che di notte a seconda delle circostanze e delle stagioni. Agile nel salto e veloce nella corsa, è pure un ottimo nuotatore. Possiede vista acuta e odorato ben sviluppato. Le femmine ed i giovani conducono vita gregaria in piccoli gruppi guidati da un esemplare adulto, mentre i maschi restano appartati tranne che durante la stagione invernale. I maschi sono strettamente territoriali da maggio a ottobre.

Alimentazione – La dieta è esclusivamente vegetale: erba, germogli, foglie, frutti selvatici, funghi, cereali verdi, cortecce.

Riproduzione – Nel periodo degli amori i maschi rinunciano ai loro ristretti territori di influenza e ricercano le femmine. L’accoppiamento è preceduto dal corteggiamento e per un periodo di 3-5 giorni, durante il quale la femmina resta in calore, il maschio rimane in sua compagnia. In questa specie si verifica il fenomeno della gestazione differita, in quanto le femmine fecondate in estate (fine luglio-agosto) non sviluppano l’embrione fino a gennaio. Da metà maggio ai primi di giugno vengono partoriti in genere 2 piccoli, che sono allattati per 2-3 mesi. Tipico è il rapporto tra madre e figli: inizialmente i piccoli vengono apparentemente abbandonati nel folto della vegetazione e avvicinati solo per l’allattamento, poi, quando i giovani hanno raggiunto l’età di due mesi, seguono la madre quasi costantemente. Si rendono completamente indipendenti tra i 9 e 12 mesi, età alla quale raggiungono la maturità sessuale.

La durata massima della vita in natura è stimata in circa 15 anni; in cattività può raggiungere i 18 anni.

Status e conservazione – Nella parte centro-settentrionale del Paese le popolazioni di questa specie mostrano uno stato di conservazione soddisfacente ed in progressivo miglioramento, mentre nell’Italia centro-meridionale versano in uno stato di conservazione precario.

Livello di protezione – Il Capriolo è specie: protetta il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); oggetto di caccia (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 18).

Mario Spagnesi

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