CINGHIALE Sus scrofa Linnaeus, 1758
Distribuzione – Il Cinghiale è diffuso in gran parte dell’Europa, del Nord Africa, del Medio Oriente, della Penisola Indiana, dell’Asia sud-orientale, della Cina orientale e dell’Indonesia. In tempi recenti è stato introdotto in alcune zone del Nord e del Sud America, dell’Australia e in numerose isole dell’Oceano Pacifico.
Originariamente presente nel nostro Paese pressoché ovunque, dalla fine del XVI secolo e sino alla metà del XX secolo il Cinghiale ha gradualmente contratto il proprio areale scomparendo da gran parte del territorio italiano. Successivamente alla seconda guerra mondiale, anche a seguito delle massicce introduzioni di soggetti catturati all’estero o prodotti in allevamenti, si è assistito ad una netta inversione di tendenza. Ora è presente dalla Valle d’Aosta, attraverso le Alpi occidentali e l’Appennino, sino alla Calabria, in Sardegna, nonché in alcune zone prealpine e di media montagna di Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli-Venezia Giulia; in Sicilia ha una distribuzione localizzata.
Habitat – Frequenta una vasta varietà di habitat, dalle aree intensamente antropizzate dei primi rilievi collinari alle zone montane; l’habitat ottimale è comunque rappresentato dalla macchia mediterranea e dai boschi misti di latifoglie con ricco sottobosco, alternati a cespuglieti e prati-pascoli.
Comportamento – Attivo al crepuscolo e di notte, trascorre le ore diurne tra il fitto sottobosco nei punti più riparati. Le femmine, ad eccezione del periodo della riproduzione, vivono in branchi con i piccoli, mentre i maschi adulti conducono vita solitaria e raggiungono le femmine solo per riprodursi. Per la ricerca del cibo può compiere spostamenti erratici anche di notevole entità. Assai elevata è la resistenza alla scarsità di cibo, specie da parte degli adulti.
Alimentazione – Si ciba sia di sostanze vegetali che animali: ghiande, castagne, tuberi, bulbi, radici, granoturco, cereali, uva, frutta, piccoli Invertebrati, Anfibi, Rettili, uova e nidiacei di Uccelli, carogne.
Riproduzione – Il periodo degli accoppiamenti è compreso tra novembre e gennaio. In genere tra marzo e maggio, dopo una gestazione di 4-5 mesi, la femmina partorisce da 3-4 fino a 12 piccoli in un rozzo covo nel fitto della boscaglia. I giovani restano nel covo per alcuni giorni prima di seguire la madre, dalla quale sono allattati per 2-3 mesi; si rendono completamente indipendenti dalle cure materne all’età di 5-6 mesi, mentre tra i 10 e i 18 mesi raggiungono la maturità sessuale.
La durata massima della vita accertata in cattività è di oltre 20 anni.
Status e conservazione – Le popolazioni di questa specie sono abbondanti e mostrano un’evidente tendenza all’incremento numerico e all’ampliamento dell’areale.
Livello di protezione – Il Cinghiale è oggetto di caccia (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 18).
Mario Spagnesi