CROCIDURA ROSSICCIA  Crocidura russula  (Hermann, 1780

Distribuzione – La Crocidura rossiccia è presente nel settore occidentale della costa mediterranea dal Marocco e parte dell’Algeria alla Penisola Iberica, dalla Francia alla Svizzera e alla Germania fino alla Polonia.

In Italia è presente solo in Sardegna, compresa l’Asinara e forse altre isole minori.

Habitat – Frequenta prati, giardini, parchi, campi coltivati, radure, steppe, ecc., sia in pianura che in montagna fino a 1.500 m di altitudine. Soprattutto durante i mesi invernali si insedia in stalle, fienili, cantine ed altre costruzioni, comprese le concimaie.

Comportamento – È prevalentemente attiva durante la notte, mentre nelle ore diurne si rifugia in gallerie scavate direttamente o in quelle abbandonate da altri animali, in cavità naturali, cumuli di sassi, manufatti e abitazioni umane.

Alimentazione – La dieta è costituita da Artropodi (soprattutto Miriapodi, Isopodi, ragni e larve di Lepidotteri) e Gasteropodi Polmonati.

Riproduzione – La stagione riproduttiva è compresa tra la primavera e l’estate, per quanto possa interessare ogni periodo dell’anno. Dopo una gestazione di circa un mese, la femmina partorisce nel nido da 3 a 7 piccoli ciechi e nudi. Caratteristico è il comportamento dei piccoli, che seguono la madre durante le prime escursioni dal nido in fila indiana attaccandosi con la bocca l’uno alla coda dell’altro e quindi alla madre. Si ritiene che alcuni individui siano in grado di riprodursi nell’anno stesso della nascita.

La durata della vita non è nota.

Status e conservazione – Come tutti gli Insettivori, anche le popolazioni di questa specie possono risentire degli effetti delle sostanze chimiche impiegate in agricoltura, nonché, più in generale, dell’alterazione ambientale.

Livello di protezione – La Crocidura rossiccia è specie: protetta il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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