CUCULO DAL CIUFFO  Clamator glandarius  (Linnaeus, 1758)

DISTRIBUZIONE – Il Cuculo dal ciuffo è una specie migratrice, che nidifica in Portogallo, Spagna, Francia meridionale, Italia, Turchia e Cipro. Le popolazioni europee svernano prevalentemente in Africa a Sud del Sahara. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento si svolge tra la metà di giugno ed agosto, mentre quella pre-riproduttiva verso i quartieri di nidificazione ha luogo tra febbraio e aprile.

In Italia è estivo e nidificante in Sardegna, Toscana e Lazio; occasionalmente svernante.

HABITAT – Nel periodo riproduttivo frequenta pinete litoranee, vecchi uliveti, querceti sempreverdi con folto sottobosco.

COMPORTAMENTO – Di indole socievole, è molto rumoroso ed ama posarsi in mostra su alberi, siepi o altri posatoi non troppo elevati. Ad eccezione del periodo riproduttivo si riunisce in piccoli branchi. Possiede un volo abbastanza veloce e potente. Sul terreno saltella agilmente in maniera simile alla Gazza.

ALIMENTAZIONE – Si ciba di varie specie di Insetti e loro larve, e mostra una particolare preferenza per i bruchi della Processionaria dei pini.

RIPRODUZIONE – Caratteristica di questa specie, come d’altronde di gran parte dei Cuculidi, è il parassitismo di cova. La femmina depone le uova nel nido di una specie ospite demandando quindi ai genitori adottivi le cure parentali della propria prole. La specie ospiti sono in genere Corvidi con preferenza per la Gazza. Tra la fine di aprile e i primi di giugno la femmina depone da 5 a 15 uova, ciascuna in un nido della specie parassitata. Le uova necessitano di 12-14 giorni di incubazione. Diversamente dal Cuculo, il nidiaceo, anche se nasce prima dei fratellastri, non getta le altre uova o i pulcini della specie ospite fuori dal nido, e viene allevato assieme a questi dai genitori adottivi per circa 4 settimane.

STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole.

LIVELLO DI PROTEZIONE – Il Cuculo dal ciuffo è specie: rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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