GABBIANO CORSO Larus audouinii Payraudeau, 1826
DISTRIBUZIONE – Il Gabbiano corso è una specie sedentaria e dispersiva endemica del Mediterraneo. L’areale riproduttivo si estende da Gibilterra alle coste della Turchia, ma i tre quarti della popolazione complessiva è concentrata in due sole colonie lungo la costa spagnola. Durante l’inverno si rinviene anche lungo le coste atlantiche dell’Africa nord-occidentale.
In Italia è nidificante e in piccola parte sedentario in isolette della Sardegna, dell’Arcipelago Toscano e della Puglia.
HABITAT – Frequenta il mare aperto e, nella stagione riproduttiva, piccole isole rocciose o erbose, scogliere con macchia mediterranea rada.
COMPORTAMENTO – La biologia e il comportamento di questo gabbiano europeo sono poco noti. Ha tendenze gregarie in piccoli gruppi o in coppie e nidifica in colonie composte anche da un centinaio di individui. Si posa volentieri in acqua e pesca sulla superficie spesso associato ad altri Gabbiani e alle Berte. Ha un volo sostenuto, spesso veleggiato.
ALIMENTAZIONE – Si ciba di Pesci di piccole dimensioni, Crostacei, Molluschi e residui alimentari gettati in mare dalle imbarcazioni.
RIPRODUZIONE – La stagione riproduttiva è compresa tra aprile e giugno e nell’anno compie una sola covata. Il nido viene predisposto con alghe secche ben nascosto tra la vegetazione cespugliosa. Le 2-3 uova deposte sono incubate per 28-29 giorni sia dalla femmina che dal maschio. I pulcini vengono accuditi da entrambi i genitori e all’età di 35-40 giorni sono atti al volo.
STATUS E CONSERVAZIONE – In passato la specie era ritenuta minacciata di estinzione, ma negli ultimi decenni del secolo scorso la principale colonia spagnola ha mostrato un netto incremento. Anche la popolazione italiana appare stabile.
LIVELLO DI PROTEZIONE – Il Gabbiano corso è specie: nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); minacciata e nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. I e all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).
Mario Spagnesi