GRACCHIO ALPINO  Pyrrhocorax graculus  (Linnaeus, 1766)

Distribuzione – Il Gracchio alpino è una specie euroasiatica sedentaria diffusa nella Regione Paleartica occidentale sui principali sistemi montuosi centro-meridionali e in Marocco.

In Italia è presente sull’arco alpino e in parte dell’Appennino centro-settentrionale ad altitudini comprese tra i 1.500 e i 2.500 metri. Durante l’inverno compie spostamenti verso quote inferiori.

Habitat – Frequenta ambienti tipicamente rupicoli in prossimità di zone erbose e pietrose aperte.

Comportamento – Ha tendenze gregarie in ogni periodo dell’anno e si riunisce in gruppi numerosi. Assai abile nel volo veleggiato, sfrutta le termiche a ridosso delle pareti rocciose, raggiungendo altezze considerevoli senza ricorrere al volo battuto. Compie abitualmente evoluzioni di volo collettive, effettuando picchiate a grande velocità. Sul terreno cammina, corre e salta con eleganza e agilità.

Alimentazione – Si ciba di Insetti e loro larve, Molluschi, Aracnidi, vermi, uova e nidiacei di altri Uccelli, piccoli roditori; in autunno-inverno la dieta comprende pure sostanze vegetali (bacche, germogli).

Riproduzione – La stagione riproduttiva inizia in primavera inoltrata con la costruzione del nido in siti difficilmente accessibili: anfrattuosità di grandi pareti rocciose, fessure e orli di precipizi, cornicioni di caverne e inghiottitoi. Entrambi i partner provvedono alla raccolta del materiale necessario, ma è la femmina che provvede alla realizzazione del voluminoso nido a forma di coppa. La struttura grossolana di stecchi e ramoscelli è rivestita all’interno con abbondante quantità di peli, crini ed erba. Nell’anno compie una covata. Tra maggio e giugno vengono deposte 3-5 uova, che sono incubate dalla femmina per 18-21 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono alimentati da entrambi i genitori. All’età di circa 4 settimane i giovani abbandonano il nido, ma rimangono ancora a lungo assieme ai genitori, dai quali invocano il cibo con pigolii insistenti.

Status e conservazione – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole.

Livello di protezione – Il Gracchio alpino è specie: rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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