Presso il Passo del Lupo, ai piedi del Monte Cimone nel Comune di Sestola, si concretizzò negli anni Cinquanta del secolo scorso l’idea di creare un centro sperimentale di erboristeria per la coltivazione di piante officinali ai fini dell’attività commerciale. Lo si denominò “Esperia”, giardino degli Dei. La sua progettazione risaliva agli anni Trenta ed ebbe come promotore la Sezione di Modena del Club Alpino Italiano; le ragioni della creazione di un Giardino botanico nell’Appennino modenese vennero esposte nell’anno 1935 dal Prof. Emilio Chiovenda, già Direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Modena. Nel 1936 il Comitato Scientifico della Sezione del Club Alpino Italiano di Modena accertò che alcune piante dell’Appennino modenese erano minacciate di depauperamento e devastazione per la irrazionale raccolta ed eccessivo commercio; venne sensibilizzato il Prefetto di Modena che emanò la norma prefettizia “Per la difesa della flora dell’Appennino Modenese”.