La collezione fotografica di Enrico Hillyer Giglioli, conservata nell’Archivio Fotografico del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”, comprende 6.095 immagini prevalentemente su tematiche etno-antropologiche, eseguite per la maggior parte tra il 1860 e il 1890. La raccolta riveste un valore eccezionale sia per la storia della scienza antropologica che per la storia della fotografia.
I criteri alla base dell’uso della fotografia negli studi antropologici ottocenteschi emergono con chiarezza da tutta l’opera di Giglioli, che costantemente documenta con il mezzo visivo le due descrizioni di tipi umani e di usi sociali dei popoli “altri”, le più diverse patologie, senza però trascurare il più domestico costume italiano.
La formazione della raccolta fotografica è ben illustrata dalle stesse parole di Giglioli che in uno scritto, apparso postumo nel 1911, diceva: Durante il mio viaggio di circumnavigazione cominciai una raccolta di ritratti fotografici di indigeni dei vari paesi visitati; dopo il mio ritorno continuai sistematicamente ad accrescerla e classificarla, e oggi essa riempie 25 grandi cartelle in 40 più una in folio, e consiste di oltre diecimila fotografie.