LINCE Lynx lynx (Linnaeus, 1758)
Distribuzione – La Lince ha distribuzione paleartica, con areale continuo dalla costa pacifica dell’Asia fino alla Scandinavia, mentre in Europa centro-meridionale è presente con popolazioni frammentate.
In Italia venne considerata estinta sull’arco alpino nella prima metà del XX secolo. Negli ultimi anni dello stesso secolo le Alpi orientali (dal tarvisiano, al Veneto e fino al Trentino orientale) sono state interessate da un naturale fenomeno di ricolonizzazione da parte di esemplari provenienti dalla popolazione slovena. Sporadicamente vengono segnalati alcuni individui in Lombardia provenienti dalle popolazioni svizzere.
Habitat – Frequenta gli ambienti forestali caratterizzati da elevate densità di prede, in particolare di Ungulati.
Comportamento – Entrambi i sessi hanno abitudini strettamente solitarie e sono territoriali. I singoli territori sono segnalati con secreti associati all’urina ed agli escrementi, e vengono difesi dai conspecifici dello stesso sesso. È prevalentemente attiva di notte e al crepuscolo, e trascorre le altre ore della notte e del giorno per lo più dormendo. Per quanto dotata di una corsa veloce, si muove al passo con circospezione; non si arrampica abitualmente sugli alberi e mai molto in alto. Caccia avvicinandosi furtivamente alla preda utilizzando ogni possibile copertura e, se necessario, resta immobile a lungo. A volte caccia all’agguato da una posizione sopraelevata (più spesso dall’alto di un ramo), da dove balza direttamente sulla preda. È dotata di ottimo udito e buona vista.
Alimentazione – Preda in prevalenza Ungulati, selezionando di solito le specie di minori dimensioni come caprioli e camosci oppure femmine o giovani di Cervo; può catturare anche lepri, Roditori e Uccelli quando la densità degli Ungulati non è elevata.
Riproduzione – Durante la stagione riproduttiva i maschi si azzuffano per il possesso delle femmine. Gli accoppiamenti hanno luogo da febbraio ad aprile e dopo una gestazione di circa 62 giorni la femmina partorisce da 1 a 4 piccoli in una tana o in un covo nella cavità di un albero, nel folto della boscaglia, nelle fenditure di rocce scoscese. I piccoli rimangono ciechi fino all’età di 16-17 giorni e sono allattati per circa due mesi. Il nucleo familiare rimane unito fintanto che i giovani non hanno raggiunto l’anno di vita; successivamente ricercano un proprio territorio da occupare stabilmente. La maturità sessuale viene raggiunta all’età di 20-24 mesi dalle femmine e a circa 30 mesi dai maschi.
La durata massima della vita accertata in cattività è di 17 anni.
Status e conservazione – In Italia non sono presenti popolazioni stabili di questa specie. Il principale fattore di minaccia è la persecuzione cui viene sottoposta da parte dell’uomo.
Livello di protezione – La Lince è specie: di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa (Direttiva Habitat 92/43/CEE, all. IV); protetta il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).
Mario Spagnesi