Dopo la  morte del Prof. emerito Alessandro Ghigi, gli Eredi (i tre nipoti Chiara, Vittoria e Alessandro) vennero in Istituto per ritirare gli effetti personali dello zio, ma non si dimostrarono interessati a diversi faldoni di materiale cartaceo relativo a corrispondenza, dattiloscritti di varia natura, miscellanea, ecc. Questo materiale cartaceo fu accantonato nei magazzeni posti nel seminterrato dell’Istituto di Zoologia.
Poco tempo dopo (ma non ricordo esattamente quando) il prof. Scossiroli ottenne il permesso di costruire i propri laboratori di genetica in tali magazzeni. Prima dell’inizio dei lavori venne incaricata una ditta per lo sgombero e il trasporto alla discarica di quanto si trovava nel seminterrato. Fui informato della cosa dal tecnico Calastri, che si lamentò del fatto che tutto sarebbe andato distrutto. Condivisi tale preoccupazione e mi recai nei magazzini quando le operazioni di sgombero erano già iniziate da qualche giorno. Con l’aiuto di Calastri raccolsi quanto più materiale cartaceo mi fu possibile, tra gli sguardi infastiditi degli operai, che vedevano un intralcio nel loro lavoro. Ma tant’è. Quel materiale riempì la cantina della mia abitazione, perché in Istituto nessuno riteneva di poter disporre dello spazio necessario per vecchie carte ingiallite.

La raccolta della miscellanea di Alessandro Ghigi qui presentata è stata possibile grazie al lavoro di riordino delle “vecchie carte ingiallite”. Si tratta di oltre 300 scritti, che trattano in forma comprensibile al più largo pubblico argomenti di curiosità zoologiche e botaniche, di protezione della natura, di esperienze di viaggio di un naturalista, di educazione ed istruzione naturalistica nelle scuole di ogni ordine e grado, ecc. Non è certo una raccolta esaustiva, ma è certamente significativa del contributo che il Prof.  Alessandro Ghigi ha inteso produrre per sviluppare una cultura naturalistica nel popolo italiano.