NUTRIA  Myocastor coypus  (Molina, 1782)

Distribuzione – La Nutria è originaria del Sud America ed è stata introdotta in diversi paesi del Nord America, Asia, Africa ed Europa.

I primi esemplari di Nutria furono importati in Italia nel 1928 per dare inizio ad un allevamento commerciale finalizzato alla produzione di pellicce. Sino alla metà del XX secolo l’allevamento ha conosciuto una vasta e capillare diffusione; in seguito tale attività si rivelò sempre meno remunerativa e venne gradualmente abbandonata. Iniziarono così le prime immissioni in natura, sia volontarie che accidentali. Attualmente è diffusa in interi comprensori (Pianura Padana, costa alto Adriatica sino all’Abruzzo, versante tirrenico sino al Lazio), con popolazioni in forte espansione, mentre presenze puntiformi interessano l’Italia meridionale e le isole maggiori.

Habitat – Frequenta ambienti semi-acquatici: zone deltizie e palustri caratterizzate da una fitta rete di canali intercomunicanti, fiumi, canali irrigui, sponde di laghi, ecc.

Comportamento – Conduce vita di coppia, ma non è raro che si riunisca in piccole colonie. È attiva nelle ore diurne e al crepuscolo. Di indole sospettosa, quando si sente minacciata si tuffa in acqua, mentre si rifugia nella tana se continua ad essere infastidita. La tana è costituita da brevi gallerie scavate negli argini, le quali conducono in un’unica camera ove è costruito il nido con materiale vegetale. È assai abile nel nuoto e compie immersioni prolungate. Nuota generalmente in linea retta con la coda distesa e la sola testa sollevata sopra il livello dell’acqua.

Alimentazione – La dieta comprende soprattutto piante acquatiche, ma pure radici, foglie e tuberi di varie altre piante spontanee e coltivate.

Riproduzione – Il periodo riproduttivo è esteso probabilmente a tutto l’anno. Una femmina può portare a termine fino a 3 gravidanze all’anno. Dopo una gestazione di 4 mesi e mezzo vengono partoriti da 2 a 6-8 piccoli nel nido costruito su un isolotto di terra nascosto dalla vegetazione, ovvero ricavato nella tana. La prole è precoce: i piccoli infatti nascono ad occhi aperti, sono rivestiti di pelo e sono capaci di nuotare già 24 ore dopo la nascita. La maturità sessuale viene raggiunta all’età di circa 6 mesi.

La durata massima della vita in natura è stimata intorno ai 4 anni; in cattività l’età massima registrata è di 12 anni.

Status e conservazione – Le elevate potenzialità riproduttive e la capacità di adattamento ad ambienti e condizioni climatiche diverse consentono alla Nutria di raggiungere localmente densità anche molto elevate. Questo Roditore è causa di danni economici localmente elevati dovuti al prelievo operato a fini alimentari sulle coltivazioni agrarie, quali barbabietola da zucchero, granoturco, ecc. Inoltre, scavando gallerie nelle arginature pensili dei canali di irrigazione, compromettono la tenuta strutturale di tali manufatti, soprattutto in occasione delle ondate di piena.

Livello di protezione – La Nutria non beneficia di alcuna protezione legale (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2, c. 2).

Mario Spagnesi

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