ORCO MARINO  Melanitta fusca  (Linnaeus, 1758)

DISTRIBUZIONE – L’Orco marino è una specie migratrice, che nidifica con tre diverse sottospecie a Nord del 55° parallelo nelle zone artiche e subartiche di Europa, Asia e America. L’areale riproduttivo della sottospecie nominale si estende dalla Scandinavia alla Siberia centrale. Le aree di svernamento nella Regione Paleartica occidentale sono situate principalmente lungo le coste baltiche, e in parte lungo le coste del Mare del Nord e quelle atlantiche a Sud fino a circa il 45° parallelo; in alcuni laghi centro-europei e nel Mediterraneo centrale le presenze variano in relazione all’andamento climatico. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento inizia già in settembre e si prolunga sino a novembre, mentre quella pre-riproduttiva verso i quartieri di nidificazione ha luogo tra marzo e maggio.

In Italia è migratore e svernante regolare da ottobre a marzo, per lo più nell’alto Adriatico e secondariamente nel Mar Ligure e nel Tirreno settentrionale.

HABITAT – Nelle zone di riproduzione frequenta fiumi, laghi e stagni in ambienti forestali; durante la migrazione e nelle aree di svernamento sosta nelle acque marine relativamente profonde anche a distanze notevoli dalla costa, nelle zone lagunari e in quelle lacustri dell’entroterra.

COMPORTAMENTO – Ha abitudini gregarie e si riunisce in piccoli branchi di alcune decine di esemplari. S’invola con difficoltà dopo una lunga corsa sull’acqua, ma in quota ha un volo molto veloce a rapide battute d’ala. Per ricercare il cibo si tuffa con abilità all’improvviso senza prima compiere un salto, tenendo le ali parzialmente aperte; nell’immersione raggiunge i 6-7 metri di profondità. Al sentore di un pericolo preferisce immergersi e allontanarsi sott’acqua anziché alzarsi in volo. Di rado si posa sulla terraferma, ove cammina lentamente e con portamento eretto. Nei confronti dell’uomo è piuttosto confidente.

ALIMENTAZIONE – Si ciba di Molluschi, sia bivalvi che Gasteropodi, di specie marine e di acqua dolce; in misura minore cattura Crostacei o altri Invertebrati bentonici e occasionalmente Pesci e Anfibi.

RIPRODUZIONE – Nidifica in colonie anche associato a gabbiani e sterne. Il nido di erbe, fuscelli e foglie, foderato di piumino, viene costruito sul terreno molto vicino all’acqua e ben nascosto tra la vegetazione. Nell’anno compie una sola covata e la deposizione delle uova ha luogo a partire dalla metà di maggio. Le 7-9 uova deposte sono incubate per 27-28 giorni dalla sola femmina, la quale provvede anche all’allevamento della prole.

STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole.

LIVELLO DI PROTEZIONE – L’Orco marino è specie: nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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