PASSERA SCOPAIOLA  Prunella modularis  (Linnaeus, 1758)

Distribuzione – La Passera scopaiola è una specie diffusa nella Regione Paleartica occidentale con otto sottospecie, di cui due presenti in Italia. Le popolazioni delle zone settentrionali e centrali dell’areale sono migratrici e per svernare raggiungono i paesi mediterranei e le regioni meridionali dell’Asia occidentale. Le altre popolazioni sono sedentarie e compiono spostamenti erratici altitudinali, scendendo a quote più basse durante la cattiva stagione.

In Italia è nidificante, migratrice regolare e svernante. L’areale riproduttivo comprende l’arco alpino e, con presenze più scarse, l’Appennino. La distribuzione altitudinale è compresa tra i 600 e i 2.400 metri di quota. Tra ottobre e marzo-aprile il nostro Paese è interessato da una consistente presenza di individui svernanti.

Habitat – Frequenta zone cespugliose intervallate da spazi scoperti non molto estesi, margini e radure dei boschi, parchi e giardini suburbani e urbani. Nel settore meridionale dell’areale, come in Italia, è presente nelle zone montane boscose e cespugliose, umide e fresche, in genere sopra i 1.000 metri di altitudine.

Comportamento – Di indole schiva, si trattiene nel folto della vegetazione muovendosi in maniera furtiva, e la sua presenza è segnalata dal lungo richiamo sibilante. Conduce vita solitaria durante tutto il corso dell’anno. Ha un volo generalmente basso e breve tra i cespugli, ma nelle zone aperte è anche alto e diritto con rapidi colpi d’ala. Cammina strisciando a ventre basso e zampe flesse.

Alimentazione – In primavera ed estate si ciba di Insetti, Aracnidi e piccoli Molluschi, che ricerca sul terreno frugando con il becco tra le foglie secche. Per la maggior parte dell’anno raccoglie semi di una grande varietà di specie.

Riproduzione – Tra le popolazioni sedentarie i maschi già in pieno inverno entrano in competizione e in prossimità di una femmina si inseguono tra i rami di alberi e cespugli vibrando le ali. In primavera iniziano i corteggiamenti: i due partner si avvicinano con le ali e la coda frementi, la femmina apre il becco e gonfia il piumaggio, mentre il maschio le becca ripetutamente l’estremità posteriore del corpo. Il maschio accompagna la femmina alla ricerca del materiale per la realizzazione del nido, ma è a quest’ultima demandato il compito della sua costruzione. Il nido a forma di coppa viene sistemato nel folto della vegetazione, in genere un cespuglio, una pianta rampicante o tra i rami di un abete a poca altezza dal suolo. Nell’anno compie una o due covate a partire dalla metà di aprile. Le 4-6 uova deposte sono incubate dalla femmina per 12-13 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono accuditi da entrambi i genitori; all’età di 11-12 giorni sono in grado di volare.

Status e conservazione – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole.

Livello di protezione – La Passera scopaiola è specie: rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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