PETTEGOLA  Tringa totanus  (Linnaeus, 1758)

DISTRIBUZIONE – La Pettegola è una specie in gran parte migratrice, che nidifica con diverse sottospecie nelle zone temperate e boreali della Regione Paleartica dall’Islanda fino alla Cina orientale. Le popolazioni della Regione Paleartica occidentale svernano nell’Europa nord-occidentale, nelle zone costiere dell’Atlantico dal Mare del Nord all’Africa occidentale, e nel bacino del Mediterraneo. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento inizia nella seconda metà di giugno e prosegue fino a settembre, mentre quella pre-riproduttiva verso i quartieri di nidificazione ha luogo tra la seconda metà di marzo e maggio.

In Italia è migratrice regolare, svernante in poche zone umide costiere dell’Adriatico e della Sardegna, nidificante e parzialmente sedentaria in massima parte nella Laguna di Venezia.

HABITAT – Nelle zone di riproduzione frequenta le brughiere costiere o dell’entroterra, le praterie umide, vaste paludi e, in Italia, i dossi costieri delle valli salmastre; durante la migrazione e nelle aree di svernamento predilige spiagge marine, lagune, estuari, saline, stagni costieri, marcite, rive di laghi.

COMPORTAMENTO – Di indole molto attiva, conduce vita gregaria in piccole brigate, ma durante la migrazione o nelle aree di svernamento forma branchi molto numerosi anche associata a pittime e piovanelli. Possiede un volo rapido e piuttosto ondulato con frequenti battute d’ala e qualche scivolata. Sul terreno cammina con passo veloce o di corsa. Ricerca il cibo sia sul terreno asciutto o fangoso sia nell’acqua bassa, immergendosi anche parzialmente. È una buona nuotatrice.

ALIMENTAZIONE – Si ciba di Insetti e loro larve, Molluschi, Crostacei, Anellidi, Aracnidi, Anfibi e avannotti.

RIPRODUZIONE – La formazione delle coppie è preceduta da una caratteristica parata nuziale del maschio, che sorvola l’area di nidificazione e poi plana con le ali arcuate e la coda aperta a ventaglio non molto lontano da una femmina; quindi compie un successivo volo emettendo un caratteristico richiamo e cala nuovamente a terra nei pressi della femmina, alla quale cammina attorno con le ali pendenti e scuotendo la testa ad intervalli. Nidifica in colonie non numerose tra aprile e giugno e nell’anno compie una sola covata. In una depressione del terreno tra la vegetazione erbacea vengono deposte in genere 4 uova, che sono incubate per 23-24 giorni sia dalla femmina che dal maschio. I pulcini sono accuditi da entrambi i genitori per circa un mese.

STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa ha uno stato di conservazione sfavorevole ed è ritenuta in declino. Negli ultimi decenni hanno inciso negativamente sulla popolazione nidificante nei paesi nord-occidentali soprattutto la trasformazione degli habitat idonei e le pratiche agricole che caratterizzano l’agricoltura moderna.

LIVELLO DI PROTEZIONE – La Pettegola è specie: nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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