QUATTROCCHI  Bucephala clangula  (Linnaeus, 1758)

DISTRIBUZIONE – Il Quattrocchi è una specie migratrice diffusa in Europa, Asia e America settentrionali. Le aree di nidificazione delle popolazioni della Regione Paleartica si estendono con continuità tra il 45° e il 70° parallelo di latitudine Nord, dalla Scandinavia verso Est sino alla Penisola di Kamchatka, in un territorio caratterizzato dalla steppa alberata a Sud e dalla tundra alberata a Nord. Le aree di svernamento sono comprese tra il 45° e il 65° parallelo di latitudine Nord, con limite meridionale il 35° parallelo nel Mediterraneo orientale. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento inizia alla fine di agosto e si prolunga sino a novembre-primi di dicembre, mentre quella pre-riproduttiva verso i quartieri di nidificazione ha luogo tra la fine di marzo e la metà di maggio.

In Italia è migratore regolare e svernante da novembre a marzo, principalmente nelle lagune e nei litorali dell’alto Adriatico. I contingenti in transito o svernanti nel nostro Paese pare provengano principalmente dalla Scandinavia.

HABITAT – Nelle zone di riproduzione frequenta fiumi, laghi e stagni in ambienti forestali; durante la migrazione e nelle aree di svernamento sosta nelle acque marine poco profonde, in lagune, foci fluviali e zone lacustri.

COMPORTAMENTO – Ha abitudini gregarie tranne che in epoca riproduttiva. In genere si riunisce in piccoli gruppi, ma talvolta anche in branchi di centinaia di individui, sempre isolati dalle altre anatre. È attivo nelle ore diurne e trascorre la notte in riposo spesso molto lontano dalle zone di alimentazione. S’invola senza difficoltà. In volo si mantiene su traiettorie piuttosto basse e i rapidi battiti d’ala producono un sibilo caratteristico, che si ode anche a qualche centinaio di metri. Per ricercare il cibo si tuffa con grande frequenza.

ALIMENTAZIONE – Si ciba di Molluschi, Crostacei, larve di Insetti e, meno di frequente, Insetti adulti, piccoli Pesci, lombrichi, sanguisughe, rane. La dieta comprende anche sostanze vegetali: radici, tuberi, semi e foglie di piante acquatiche.

RIPRODUZIONE – Il nido viene predisposto nella cavità di un albero o in quello di un Picchio con poco materiale: frammenti di legno, piumino e penne. Nell’anno compie una sola covata e la deposizione delle uova ha luogo tra maggio e giugno. Le 8-11 uova deposte sono incubate per 29-30 giorni dalla sola femmina, la quale provvede anche all’allevamento della prole. I pulcini sono precoci e si trattengono del nido per 1-2 giorni, quindi seguono la madre. I giovani sono in grado di volare all’età di circa 50 giorni.

STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole.

LIVELLO DI PROTEZIONE – Il Quattrocchi è specie: nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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