STERPAZZOLINA COMUNE Sylvia cantillans (Pallas, 1764)
Distribuzione – La Sterpazzolina è una specie politipica migratrice strettamente mediterranea, il cui areale riproduttivo si estende dalla Penisola Iberica ad Ovest, lungo le coste, fino alla Turchia occidentale, in Nord Africa dal Marocco alla Libia nord-occidentale. Le zone di svernamento sono localizzate lungo il margine meridionale del Sahara, dall’Oceano Atlantico al Nilo. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento si svolge in settembre, mentre quella pre-riproduttiva verso i quartieri di nidificazione ha luogo tra marzo e aprile.
In Italia è migratrice regolare e nidificante in tutta la penisola e sulle isole fino a quote di 1.300-1.500 metri s.l.m.
Habitat – Frequenta la macchia mediterranea dalla gariga alla macchia alta, pascoli con cespugli, radure con alberi sparsi, corsi di torrenti, margini di boschetti.
Comportamento – È territoriale e la coppia vive solitaria. Durante la migrazione si riunisce in piccoli gruppi. Di indole molto attiva e schiva, rimane per lo più al riparo nel folto della vegetazione. Ha un volo sfarfallante, in genere breve e con veloce battuta delle ali.
Alimentazione – Si ciba di Insetti e loro larve che cattura tra le fronde di alberi e cespugli, bacche e, eccezionalmente, piccoli semi.
Riproduzione – Pare sia la femmina a provvede alla costruzione del nido, mentre il maschio si limita ad accompagnarla. Il nido, a forma di coppa piuttosto profonda, è sistemato nel folto di un cespuglio a poca altezza dal suolo. Nell’anno compie due covate dall’inizio di aprile in poi. Le 3-4 uova deposte sono incubate per 11-12 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono allevati da entrambi i genitori. I giovani abbandonano il nido all’età di 11-12 giorni.
Status e conservazione – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole, per quanto alcune popolazioni abbiano subito significativi cali demografici (Grecia e Francia)
Livello di protezione – La Sterpazzolina è specie: nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).
Mario Spagnesi