TALPA ROMANA Talpa romana Thomas, 1902
Distribuzione – La Talpa romana è una specie endemica dell’Italia peninsulare, diffusa nelle regioni centrali e meridionali, con esclusione di Sicilia e Sardegna.
Habitat – Frequenta ambienti estremamente diversificati: dai terreni sabbiosi in prossimità del mare fino alle faggete appenniniche e addirittura sino a 2.000 m di altitudine, oltre il limite superiore della vegetazione arborea. Gli habitat preferiti sono costituiti dai pascoli, in cui gli escrementi animali migliorano la disponibilità edafica di fauna invertebrata. Gli unici ambienti ove è stata rilevata una minore presenza sono quelli con estese colture agricole, e ciò è probabilmente da mettere in relazione con un elevato tasso di mortalità dovuto all’accumulo di pesticidi.
Comportamento – È spiccatamente adattata a condurre una vita sotterranea: con i robusti arti anteriori scava un complesso sistema di gallerie e camere utilizzate per il riposo o come dispensa. Percorre le gallerie in avanti e all’indietro con la stessa facilità e rapidità. È attiva sia di giorno che di notte, e durante l’inverno non cade in letargo. Possiede capacità visive e uditive assai ridotte, mentre ha molto sviluppato i sensi dell’olfatto e del tatto; è inoltre caratterizzata da un elevato senso dell’orientamento. Trascorre solitaria la maggior parte della sua vita, difendendo attivamente il proprio territorio da conspecifici, in particolare dello stesso sesso.
Alimentazione – Si nutre esclusivamente di Invertebrati, di preferenza lombrichi, che cattura ispezionando le gallerie o durante l’attività di scavo. Più di rado si avventura all’aperto per alimentarsi.
Riproduzione – La stagione degli accoppiamenti coincide con il tardo inverno e la primavera e in questo periodo i maschi spesso entrano nelle tane e nelle gallerie di altri individui. L’incontro con altri maschi è all’origine di combattimenti, mentre l’incontro con una femmina pare determini un inseguimento ritualizzato che precede l’accoppiamento. In un nido predisposto dalla femmina, dopo una gestazione di circa 4 settimane, vengono partoriti in genere 4-5 piccoli ciechi e nudi, che sono allattati fin verso la sesta settimana di vita. Dopo lo svezzamento i giovani rimangono nello stesso territorio della madre per un breve periodo, quindi si disperdono. Raggiungono la maturità sessuale ad un anno di età.
La durata massima della vita in natura è stimata in circa 6 anni.
Status e conservazione – Nonostante la carenza di informazioni non vi sono motivi che facciano supporre rischi di conservazione per questa specie, che potrebbero derivare dall’uso in agricoltura di insetticidi e prodotti chimici in genere, come pure dalle pratiche di aratura profonda.
Livello di protezione – La Talpa romana non beneficia di alcuna protezione legale (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2, c. 2).
Nota: Assai simile nelle forme alla Talpa romana è la Talpa cieca (Talpa caeca Savi, 1822), che si distingue per le minori dimensioni. In Italia è documentata la sua presenza sull’arco alpino dalle Alpi Marittime fino al Monte Baldo e ai Monti Lessini, sull’Appennino dalle Alpi Apuane al Massiccio del Pollino. Appare meglio adattata ai suoli freddi e vive spesso in terreni che restano coperti dalla neve per numerosi mesi dell’anno.
Mario Spagnesi