USIGNOLO DI FIUME  Cettia cetti  (Temminck, 1820)

Distribuzione – L’Usignolo di fiume è una specie sedentaria, migratrice parziale ed erratica, diffusa con tre sottospecie in Europa ed Asia centro-meridionali e nell’Africa nord-occidentale. L’areale europeo comprende la Penisola Iberica, la Francia occidentale e meridionale, l’Italia e la Penisola Balcanica. Le popolazioni migratrici svernano più a Sud fino al bacino del Mediterraneo.

In Italia è sedentario sia nella penisola che in Sicilia e Sardegna, ma localizzato nelle zone palustri e rivierasche di fiumi e laghi, in pianura e in collina ad altitudini in genere inferiori ai 500 metri. In inverno è parzialmente erratico. Non è nota la fenologia della migrazione nel nostro Paese e l’aumento della popolazione osservata in inverno è con ogni probabilità dovuta all’arrivo di individui da altre regioni.

Habitat – Frequenta la fitta vegetazione ripariale erbacea e arbustiva delle zone paludose, delle rive di fiumi, laghi e stagni, e delle torbiere.

Comportamento – Di indole molto schiva ed elusiva, si imbosca tra la fitta vegetazione e sempre ben nascosto si sposta di continuo nel suo territorio alla ricerca del cibo, svolazzando tra le piante e saltellando sul terreno. È territoriale nel corso dell’intero anno e se le condizioni climatiche avverse non lo costringono a compiere spostamenti erratici occupa lo stesso territorio per più anni successivi.

Alimentazione – Si ciba principalmente di Insetti e loro larve, piccoli Molluschi, Anellidi e, durante l’inverno, qualche seme.

Riproduzione – All’inizio della primavera la femmina provvede alla costruzione del nido in un punto ben nascosto dalla vegetazione erbacea o arbustiva. Il nido a forma di coppa viene realizzato con erbe e foglie secche intrecciate ed all’interno viene foderato con materiale morbido: erbe fini, peli, piccole radichette e qualche penna. Nell’anno compie due covate a partire dalla metà di aprile. Le 4-5 uova deposte sono incubate per circa 2 settimane dalla femmina, che da sola provvede anche all’allevamento dei pulcini. Il maschio non partecipa ad alcuna cura parentale e vaga nel proprio territorio dedicandosi solo al canto. I giovani abbandonano il nido all’età di 14-16 giorni ed iniziano ad arrampicarsi sulle piante e camminare nelle vicinanze del nido; gradualmente prendono confidenza col territorio e dopo un paio di settimane si disperdono cosicché la madre può dedicarsi alla seconda covata.

Status e conservazione – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole.

Livello di protezione – L’Usignolo di fiume è specie: nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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