L’utilizzo del disegno naturalistico come strumento scientifico e tecnico e come mezzo di divulgazione delle conoscenze sulla flora e sulla fauna è un’antica tradizione che, a partire dai bestiari medievali e fino agli esempi contemporanei, non ha mai smesso di caratterizzare la cultura occidentale. L’avvento della fotografia e della cinematografia, che in un primo momento pareva aver relegato ad un ruolo secondario il disegno naturalistico, ha viceversa reso ancor più apprezzabile il connubio tra espressione artistica, eleganza compositiva e correttezza scientifica che solo il disegno può compiere.
Convinto assertore di ciò, nel 1970 il prof. Augusto Toschi, allora Direttore del Laboratorio di Zoologia applicata alla Caccia dell’Università degli Studi di Bologna, affidò all’artista prof. Umberto Catalano la realizzazione di un primo gruppo di disegni di mammiferi appartenenti alla fauna italiana, con l’intento di proseguire negli anni successivi fino al compimento di una iconografia completa dei mammiferi del nostro Paese. L’iniziativa si concretizzò solo parzialmente sia a causa della prematura scomparsa del prof. Toschi sia per le infruttuose ricerche di un finanziamento.
Nel 1974 vennero pertanto dati alle stampe i 40 disegni già realizzati in formato cartolina, raccolti in quattro serie.

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