OCA GRANAIOLA  Anser fabalis  (Latham, 1787)

DISTRIBUZIONE – L’Oca granaiola è una specie migratrice diffusa nella Regione Paleartica con cinque sottospecie, che nidificano a Nord del 60° parallelo in Europa e del 50° parallelo in gran parte della Siberia.

In Italia è regolarmente presente durante le migrazioni e localmente svernante con contingenti numericamente variabili, provenienti in gran parte dall’Europa centrale. I primi gruppi possono giungere nel nostro Paese già alla fine di novembre, ma gli arrivi più consistenti avvengono dopo la seconda metà di dicembre, intensificandosi, in alcune annate, nei mesi di gennaio e febbraio. L’areale di svernamento è attualmente limitato alle zone lagunari dell’alto Adriatico.

HABITAT – Nelle aree di riproduzione la sottospecie occidentale frequenta le fitte foreste di conifere o di betulle nei pressi di laghi, stagni e corsi d’acqua, mentre la sottospecie orientale nidifica nelle zone umide della tundra e delle isole dell’Artico. Durante la migrazione e nei quartieri di svernamento entrambe le sottospecie prediligono campi coltivati ed incolti, praterie allagate, aree fluviali e lacustri, lagune e zone marine costiere.

COMPORTAMENTO – Tranne il periodo della riproduzione, è gregaria e nelle zone di svernamento può formare gruppi misti con Oca lombardella e Oca selvatica. Possiede un volo diritto e veloce con il collo teso ed i branchi assumono formazioni a V o in linea obliqua; si alza in volo con facilità. Sulla terraferma cammina ondeggiando. Durante la notte riposa, mentre nelle ore diurne si reca al pascolo nei prati, incolti e campi coltivati.

ALIMENTAZIONE – Si ciba di sostanze vegetali: semi di cereali, piante erbacee spontanee e coltivate.

RIPRODUZIONE – Terminato il disgelo viene costruito il nido in una depressione del terreno alla base degli alberi o al riparo di cespugli. Il nido è costituito da un ammasso di erbe, foglie e muschio con una depressione centrale tappezzata di penne e piumino. In genere le coppie nidificano isolatamente, ma talvolta possono formare rade colonie. Nell’anno compie una sola covata e la deposizione delle uova ha luogo in genere tra giugno e luglio. Le 4-6 uova deposte sono incubate dalla sola femmina per 27-28 giorni. I pulcini sono precoci e vengono accuditi da entrambi i genitori; essi si rendono indipendenti all’età di circa 40 giorni.

STATUS E CONSERVAZIONE – La specie è complessivamente considerata in uno stato di conservazione favorevole. Il mantenimento della popolazione svernante nel nostro Paese dipende in buona parte dalla conservazione e dall’appropriata gestione degli habitat favorevoli. Infatti, l’abitudine dell’Oca granaiola di ritornare nei siti di svernamento è determinata dal grado di idoneità dell’ambiente.

LIVELLO DI PROTEZIONE – L’Oca granaiola è specie: nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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