Guido Castelli (Trento 1876 – 1947) è un naturalista trentino autodidatta, che non aveva potuto terminare le scuole a causa delle difficoltà familiari: era rimasto orfano di ambedue i genitori ad appena 9 anni di età. Dopo un periodo trascorso in collegio, ha lavorato diversi anni come impiegato nel municipio di Trento, finché nel 1910 iniziò la sua attività al Museo di Trento come conservatore della Sezione di Ornitologia; nel 1929 venne assunto definitivamente al Museo per la sua competenza come tassidermista e naturalista, ma soltanto in qualità di amministratore economo.
Castelli era un uomo mite e buono, un amico della natura, egli ha avuto la capacità di intuire già nel corso degli anni ’20 la necessità della salvaguardia della natura e delle sue risorse e si è generosamente battuto senza nessun altro genere di interessi, per una concezione superiore del rapporto uomo-natura, che dovrebbe essere improntato al rispetto (nel territorio dei parchi) e ad un equilibrato uso (nei territori liberi).