Dopo i nefasti avvenimenti bellici della Seconda guerra mondiale, pochi e illuminati Uomini di scienza ebbero a cuore il patrimonio naturalistico dei Parchi Nazionali. Tra questi il prof. Alessandro Ghigi, zoologo e naturalista, che nel dicembre 1945 avviò una inchiesta per valutare lo stato della selvaggina nei grandi quattro Parchi Nazionali: Gran Paradiso, Abruzzo, Stelvio e Circeo. La situazione risultò preoccupante. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo la comunità scientifica temeva per l’Orso marsicano e in particolare per l’estinzione del Camoscio d’ Abruzzo. Massacri di animali a colpi di mitra ad opera di soldati e bracconieri avevano lacerato il sacro silenzio delle rocce della Camosciara.
Con l’avvento della democrazia si assistette all’assalto della politica. Furono più dannosi i burocrati che la guerra! Un vero esercito di invasori del Parco d’Abruzzo, aggredito da interessi affaristici in mano a speculatori, che usarono ogni mezzo contro qualsiasi impedimento od ostacolo. Si ricordano qui quegli anni con una documentata cronologia dei fatti. Per non dimenticare ciò che è stato.
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