AQUILA DEL BONELLI Aquila fasciata Vieillot, 1823
DISTRIBUZIONE – L’Aquila del Bonelli è una specie sedentaria e dispersiva, diffusa in Africa settentrionale, Penisola Iberica, Francia meridionale, Sud Italia, Penisola Balcanica, Creta, Rodi, Cipro, Medio Oriente, Turchia, Arabia, Asia sud-occidentale fino all’Afghanistan, Pakistan, India e Cina meridionale.
In Italia è nidificante in Sicilia e Calabria.
HABITAT – Frequenta ambienti aridi aperti di collina e bassa montagna con presenza di pareti rocciose e scarsa vegetazione arborea sempreverde.
COMPORTAMENTO – Si ritiene che viva in monogamia permanente e la coppia resti unita fino alla morte di uno dei due individui. Ha un volo possente ma agile e veloce, e alterna volteggi a planate. Caccia puntando sempre sulla sorpresa, sia con la tecnica dell’agguato da un posatoio sia con quella del volo esplorativo; spesso i membri della coppia cooperano tra loro. Cattura le prede a terra, ma è capace di ghermire anche uccelli in volo compiendo spettacolari acrobazie. È di indole piuttosto aggressiva nei confronti degli altri rapaci.
ALIMENTAZIONE – Si ciba di Uccelli e Mammiferi di piccola e media mole, serpenti.
RIPRODUZIONE – La stagione riproduttiva è annunciata in gennaio-febbraio dai voli nuziali. Il nido di rami secchi intrecciati e tappezzato di foglie e altro materiale viene predisposto su una cengia o nella grotta di una parete rocciosa. Nell’anno compie una sola covata e la deposizione delle uova ha luogo tra fine gennaio e metà aprile. In genere vengono deposte 2 uova che sono incubate quasi esclusivamente dalla femmina per circa 40 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono allevati dalla madre. I giovani sono atti al volo all’età di circa 2 mesi, ma rimangono con i genitori per qualche altra settimana. In molte covate sopravvive fino al momento dell’involo un solo pulcino.
STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa ha uno stato di conservazione sfavorevole ed è considerata in pericolo.
LIVELLO DI PROTEZIONE – L’Aquila del Bonelli è specie: nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).
Mario Spagnesi