ARVICOLA TERRESTRE Arvicola terrestris (Linnaeus, 1758)
Distribuzione – L’Arvicola terrestre è diffusa sia in buona parte dell’Europa, ad eccezione di Irlanda, gran parte della Penisola Iberica, Francia sud-occidentale e Grecia, sia dell’Asia fino alla Siberia orientale.
In Italia è presente pressoché in tutta la penisola, con esclusione delle zone maggiormente elevate, mentre è assente in Sicilia, Sardegna e isole minori.
Habitat – È strettamente associata a fossi, canali irrigui, fiumi, stagni delle pianure e dei fondovalle, rive dei laghi, specchi d’acqua dolce e salmastra purché provvisti di abbondante vegetazione erbacea e ripariale. È diffusa nelle zone pianeggianti e in quelle di bassa e media collina, mentre risulta meno comune nelle zone collinari più elevate.
Comportamento – È una specie ben adattata alla vita acquatica. Nuota con maestria ed è capace di immergersi per alcuni tratti. Attiva sia di giorno che di notte, ha abitudini gregarie e vive in gruppi familiari. Scava gallerie inclinate verso l’alto negli argini con aperture anche dentro l’acqua, congiunte con altre che percorrono parallelamente la sponda. Nel terreno scava cunicoli poco profondi con camere che utilizza per il nido e come magazzino per il cibo. Quando la densità in un luogo diviene troppo alta o il cibo scarseggia, compie delle migrazioni in massa.
Alimentazione – La dieta è composta essenzialmente di sostanze vegetali: piante acquatiche, radici, tuberi, bulbi, semi di graminacee, germogli, frutta.
Riproduzione – Da aprile a settembre-ottobre, dopo un complicato cerimoniale amoroso che si svolge nell’acqua, avvengono gli accoppiamenti. Una femmina può portare a termine sino a 3-4 gravidanze all’anno. Nella camera centrale della tana viene predisposto il nido con una grande quantità di erba e radici asciutte, dove la femmina partorisce, dopo una gestazione di 3 settimane, da 4 a 6 piccoli, ciechi fino all’età di circa 8-9 giorni. I giovani raggiungono l’indipendenza dopo 2-3 settimane e la maturità sessuale tra il secondo e il terzo mese.
La durata della vita in natura è stimata in 3-4 anni; in cattività l’età massima registrata è di 5 anni.
Status e conservazione – Questa specie sembra in diminuzione nelle aree maggiormente antropizzate e lungo i corsi d’acqua resi inospitali per la frequente ripulitura della vegetazione erbacea degli argini o per la loro cementificazione.
Livello di protezione – L’Arvicola terrestre non beneficia di alcuna protezione legale (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2, c. 2).
Mario Spagnesi