BARBAGIANNI Tyto alba (Scopoli, 1769)
DISTRIBUZIONE – Il Barbagianni è una specie in gran parte sedentaria, diffusa con diverse sottospecie in tutti i continenti nelle zone adatte. Nidifica nell’Europa centro-meridionale con un areale continuo nel settore sudoccidentale e più frammentato nel settore centro-orientale. Le popolazioni delle regioni settentrionali dell’areale europeo sono migratrici e svernano più a Sud nella fascia atlantica dell’Europa e nei paesi del bacino del Mediterraneo. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento si svolge tra agosto e dicembre, mentre quella pre-riproduttiva verso i quartieri di riproduzione ha luogo tra marzo ed aprile.
In Italia è nidificante sedentario, migratore regolare e svernante parziale.
HABITAT – Frequenta le fasce marginali dei boschi, zone rocciose, campagne coltivate della pianura e della collina fino ai 500-600 metri di altitudine, purché vi siano ruderi ed edifici adatti alla nidificazione.
COMPORTAMENTO – Conduce vita solitaria o di coppia. Ha abitudini notturne e durante il giorno si rifugia in nascondigli ben riparati (interno di casolari, grotte, ecc.); in inverno è parzialmente diurno. Ha un volo ondeggiante, silenzioso ed elegante. Più di frequente durante il periodo riproduttivo, emette anche durante il volo un grido soffocato, sibilante e tremolante. Caccia sia con voli esplorativi a pochi metri dal suolo sia all’agguato, stando posato su pali, staccionate, alberi o rocce in attesa di avvistare la preda, che può localizzare anche nel buio più assoluto avvalendosi del finissimo udito. Ghermisce la preda sul terreno o in aria.
ALIMENTAZIONE – Si ciba principalmente di piccoli Mammiferi (arvicole, topi selvatici, toporagni), ma cattura anche pipistrelli, Uccelli, Rettili, Anfibi e Insetti. Le borre sono di colore nero brillante e contengono spesso le ossa delle prede in ottimo stato di conservazione.
RIPRODUZIONE – È monogamo. La deposizione ha luogo in genere tra marzo e luglio e nell’anno può compiere anche due covate. Il nido è approntato in cavità di rocce, alberi o costruzioni. Le 4-5 uova sono deposte ad intervalli di 2-3 giorni una dall’altra e l’incubazione ha inizio con la deposizione del primo uovo, per cui la schiusa è asincrona e i pulcini della nidiata mostrano un diverso grado di sviluppo. La cova si protrae per circa un mese ed è effettuata dalla femmina; il maschio può contribuire per brevi intervalli di tempo, ma il suo compito principale è quello di procurare il cibo. I pulcini sono nidicoli, s’involano all’età di circa 50-60 giorni e raggiungono l’indipendenza a circa 3 mesi.
STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa ha uno stato di conservazione sfavorevole ed è considerata in declino. Le principali minacce derivano dalle modificazioni ambientali (ad esempio, le trasformazione delle vecchie abitazioni di campagna con conseguente riduzione di idonei siti di nidificazione) e dalla collisione con gli autoveicoli, che è all’origine di elevata mortalità.
LIVELLO DI PROTEZIONE – Il Barbagianni è specie: rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).
Mario Spagnesi