BECCAMOSCHINO  Cisticola juncidis  (Rafinesque, 1810)

Distribuzione – Il Beccamoschino è una specie sedentaria, dispersiva e localmente migratrice diffusa con circa 18 sottospecie in Europa, Africa, Asia meridionale, Indonesia e Australia.

In Italia è presente in tutte le zone adatte a clima mediterraneo di pianura e di collina.

Habitat – Frequenta gli ambienti aperti con densa vegetazione erbacea, brughiere, cariceti, praterie umide, terreni incolti con cespugli e ciuffi di giunchi sparsi, campi coltivati a cereali e foraggere.

Comportamento – Di indole piuttosto diffidente, tradisce la sua presenza sia col canto sia col comportamento. Infatti, quando si penetra nel suo territorio il maschio si alza rapidamente in volo fino a una ventina di metri di altezza con una traiettoria circolare e a saliscendi, poi compie una rapida discesa nascondendosi nella fitta vegetazione erbacea. Per ricercare le prede si sposta tra gli steli delle piante vicino a terra o si posa sul terreno, dove corre.

Alimentazione – Si ciba di Insetti e loro larve.

Riproduzione – Durante tutta la stagione riproduttiva tra marzo e settembre i maschi sono impegnati nei voli canori caratterizzati da continui saliscendi e improvvise cadute. Tra la bassa vegetazione erbacea e i bassi cespugli viene costruito il nido a forma di bisaccia con apertura laterale nella parte alta: il maschio realizza la struttura con steli, foglie e ragnatele, mentre la femmina provvede a rifinire l’interno con crini, filamenti e foglie secche. Nell’anno compie due o tre covate a partire dalla fine di marzo. Le 4-6 uova deposte sono incubate per 12-13 giorni dalla femmina, che si occupa anche dell’allevamento dei pulcini. I giovani abbandonano il nido all’età di circa 2 settimane.

Status e conservazione – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole.

Livello di protezione – Il Beccamoschino è specie: nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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