BERTA MAGGIORE  Calonectris diomedea  (Scopoli, 1769)

DISTRIBUZIONE – La Berta maggiore è una specie migratrice diffusa con due sottospecie nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico orientale. Per svernare migra nell’Atlantico a Sud fino all’Africa e all’America meridionali.

In Italia è nidificante nelle isole del Canale di Sicilia (in particolare a Linosa, e con un numero inferiore di coppie a Pantelleria, Lampione e isole Egadi), in Sardegna ed in minor misura nelle isole Tremiti. I movimenti migratori post-riproduttivi avvengono tra ottobre e novembre; tra fine marzo e l’inizio di aprile si assiste al ritorno nelle zone di nidificazione.

HABITAT – In periodo non riproduttivo è strettamente pelagica, mentre per la nidificazione si insedia sulle coste rocciose molto dirupate e inaccessibili, in falesie strapiombanti, in grotte con accesso dal mare e in anfratti.

COMPORTAMENTO – Ha abitudini in parte gregarie, in particolare all’epoca della riproduzione. Anche per compiere la migrazione si riunisce in stormi assai
numerosi. È attiva soprattutto di notte. Specialmente nelle notti senza luna emette richiami simili a lamenti o vagiti di neonati davanti alle colonie. La coppia è monogama e rimane unita per molti anni. Come le altre berte è abilissima a sfruttare ogni minima corrente ascensionale, ciò che le consente di volare ad ali spiegate sulla cresta delle onde, mantenendosi a pochi centimetri dalla superficie dell’acqua. Per pescare s’immerge fino a 4-5 metri di profondità e rimane sott’acqua anche oltre un minuto.

ALIMENTAZIONE – Si ciba di Pesci, Cefalopodi, Crostacei, rifiuti organici buttati a mare dalle imbarcazioni.

RIPRODUZIONE – Sulle coste dirupate viene allestito il nido in una spaccatura della roccia, tra i massi, in una grotta o nelle tane dei conigli selvatici. Nell’anno compie una sola covata e la deposizione dell’unico uovo ha luogo tra la metà di maggio e la metà di giugno. L’incubazione è effettuata sia dalla femmina sia dal maschio per 50-52 giorni. Il pulcino è semi inetto e nidicolo, e i genitori lo mantengono coperto nei primi 4-5 giorni di vita, dopo di che lo lasciano solo durante le ore diurne. Entrambi i genitori provvedono a nutrirlo con cibo rigurgitato. Il pulcino rimane nel nido per circa 3 mesi. Poco dopo la nascita esso subisce un rapido ingrassamento, tanto da superare il peso di un adulto. Allorché inizia la crescita delle penne, il grasso viene rapidamente smaltito.

STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione sfavorevole ed è ritenuta vulnerabile. Le maggiori minacce sono da imputare alla predazione delle uova e dei piccoli da parte di ratti, gatti e cani, e al disturbo dovuto all’antropizzazione delle coste per scopi turistici.

LIVELLO DI PROTEZIONE – La Berta maggiore è specie: nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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