CIGNO SELVATICO Cygnus cygnus (Linnaeus, 1758)
DISTRIBUZIONE – Il Cigno selvatico è una specie migratrice che estende l’areale di nidificazione in Europa ed Asia settentrionali tra il 50° e il 70° parallelo di latitudine Nord. Le popolazioni di Islanda, Scandinavia settentrionale e Siberia occidentale svernano in Irlanda, Inghilterra ed Europa nordoccidentale, quelle della Siberia centrale raggiungono le zone del Mar Nero e del Mar Caspio.
In Italia è presente durante le migrazioni e nel periodo invernale da novembre a marzo, per lo più nelle lagune dell’alto Adriatico e nei laghi delle Alpi orientali, con presenze più frequenti, sebbene sempre numericamente modeste, in concomitanza di inverni molto rigidi. Giunge nel nostro Paese in piccoli gruppi familiari formati da non più di una decina di soggetti, che in genere sostano per brevi periodi; sono stati comunque documentati casi di individui che hanno trascorso l’intero inverno nelle nostre regioni.
HABITAT – Frequenta laghi, paludi e fiumi circondati da praterie e brughiere, ma pure zone umide costiere (lagune, valli da pesca, estuari, ecc.) e coste del mare.
COMPORTAMENTO – Tranne il periodo della riproduzione, è gregario e può formare gruppi misti con Cigno reale e Cigno minore specialmente nelle zone di svernamento. Nel volo, che è diritto a lenti e potenti battiti d’ala, tiene il collo teso ed i branchi assumono formazioni a V o in linea obliqua; si alza in volo con fatica. Nuota con eleganza tenendo per lo più il collo eretto e la testa ad angolo retto. Sulla terraferma cammina lentamente.
ALIMENTAZIONE – Si ciba principalmente di sostanze vegetali che raccoglie nell’acqua immergendo solo la testa e il collo oppure anche parte del corpo come le anatre di superficie; abitualmente pascola pure sulla terraferma e nei campi coltivati come un’oca.
RIPRODUZIONE – Alla costruzione del nido partecipano entrambi i sessi: il maschio porta il materiale e la femmina lo dispone. Il nido è costituito da un ammasso di piante palustri e muschio cementato con fango. Talvolta lo stesso nido viene utilizzato per più anni dopo essere stato risistemato. Nell’anno compie una sola covata e la deposizione delle uova ha luogo tra la fine di maggio e giugno. Le 3-5 uova deposte sono incubate dalla sola femmina per 35-40 giorni dopo la deposizione dell’ultimo uovo, cosicché la schiusa è sincrona. Il maschio si limita a compiti di vigilanza. I pulcini sono precoci e all’età di circa 3 mesi sono in grado di volare.
STATUS E CONSERVAZIONE – La popolazione nidificante in Europa settentrionale è in lento ma costante incremento, mentre quella nidificante in Siberia centrale è in diminuzione. Un importante fattore limitante per questa specie è la distruzione della vegetazione sommersa (Potamogeton, Ruppia, Zoostera) delle zone umide.
LIVELLO DI PROTEZIONE – Il Cigno selvatico è specie: nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).
Mario Spagnesi