CONIGLIO SELVATICO  Oryctolagus cuniculus  (Linnaeus, 1758)

Distribuzione – Il Coniglio selvatico è diffuso dal Portogallo alla Polonia, Isole Britanniche, alcuni territori della Norvegia, Svezia ed Ucraina, Marocco, Algeria e Tunisia. Relativamente recente è l’introduzione in Australia, Nuova Zelanda e Cile.

In Italia è presente in Sardegna, Sicilia, isole minori e, localmente, in diverse regioni della penisola.

Habitat – Per l’elevata capacità di adattamento ha colonizzato gli ambienti più vari. Frequenta zone di pianura e di collina, spingendosi fino ad altitudini di 500-600 m s.l.m. nelle regioni caratterizzate da scarse precipitazioni nevose e da abbondanti risorse alimentari. Abita inoltre territori paludosi, golene, dune e pinete litoranee, terrapieni lungo le linee ferroviarie ed anche zone impervie e rocciose

Comportamento – È un animale sociale e i singoli gruppi familiari, composti da un maschio e 2-3 femmine con le rispettive figliate, si riuniscono in colonie anche molto numerose (fino ad alcune centinaia di individui) organizzate in un rigido ordine gerarchico dominato da uno o più maschi. Ha costumi per lo più crepuscolari e notturni, ma non di rado abbandona la tana pure di giorno per ricercare il cibo. Si sposta seguendo di solito percorsi fissi. L’andatura abituale è a balzi, ma quando è inseguito corre compiendo sovente scarti improvvisi ed è in grado di raggiungere, su tratti brevi, velocità relativamente sostenute. Possiede udito e olfatto molto sviluppati e pure la vista è più acuta di quella degli altri Leporidi.

Alimentazione – Si ciba esclusivamente di sostanze vegetali, preferendo giovani piante erbacee, germogli, gemme, frutta, bacche e foglie.

Riproduzione – È poligamo e nel periodo degli amori, che di norma è compreso tra gennaio e ottobre, i maschi si combattono con aggressività. Dopo una gestazione di circa 30 giorni la femmina partorisce, da 5 a 7 volte all’anno, un numero variabile da 5 a 10 piccoli in una camera della tana foderata con materiale vegetale e pelo. I piccoli nascono con gli occhi chiusi ed il corpo privo di peli; solo verso il quindicesimo giorno di vita sono in grado di uscire dalla tana. Vengono allattati per circa tre settimane e si rendono completamente indipendenti dalla madre ad un mese. La maturità sessuale viene raggiunta ad un’età compresa tra gli 8 e i 10 mesi.

La durata della vita in natura è stimata intorno ai 3-4 anni; in cattività l’età massima registrata è di 12 anni.

Status e conservazione – Le popolazioni italiane di questa specie, e soprattutto quelle che, per il loro antico insediamento in alcune regioni possono ormai considerarsi autoctone, sono numericamente abbastanza stabili.

Livello di protezione – Il Coniglio selvatico è oggetto di caccia (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 18).

Mario Spagnesi

 

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