FALCO DELLA REGINA  Falco eleonorae  Gené, 1839

DISTRIBUZIONE – Il Falco della Regina è una specie migratrice a lungo raggio, diffusa come nidificante nei paesi del bacino del Mediterraneo e nelle Isole Canarie. Sverna essenzialmente in Africa orientale, Madagascar e piccoli arcipelaghi dell’Oceano Indiano.

In Italia è estivo e nidificante: giunge tra maggio e luglio e riparte verso la fine di ottobre.

HABITAT – Durante la stagione riproduttiva vive in colonie su isolotti rocciosi o scogliere marine difficilmente accessibili, mentre negli altri periodi dell’anno frequenta ambienti anche molto diversi lontani dal mare.

COMPORTAMENTO – È spiccatamente sociale in ogni periodo dell’anno e difende in gruppo l’area ove è insediata la colonia. Nell’ambito della colonia le singole coppie mantengono comunque territori esclusivi. Abilissimo volatore, si trattiene in volo per molte ore a caccia di prede, che cattura con grande agilità sia durante il giorno sia all’imbrunire e, a volte, anche con visibilità assai scarsa.

ALIMENTAZIONE – Si ciba di Uccelli di piccola mole, Insetti, lucertole, piccoli Mammiferi.

RIPRODUZIONE – Al ritorno dai quartieri invernali frequenta con sempre maggiore assiduità i futuri siti di nidificazione, che vengono occupati nel mese di luglio. Nell’anno compie una sola covata e la deposizione delle uova ha luogo tra la fine di luglio e la prima decade di agosto. Il nido viene predisposto in una piccola depressione in cavità su scogliere difficilmente accessibili. Le 2-4 uova deposte sono incubate essenzialmente dalla femmina per circa 28 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono alimentati dalla madre con le prede procurate dal maschio. I giovani lasciano il nido all’età di circa un mese.

STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa ha uno stato di conservazione sfavorevole ed è ritenuta rara. La popolazione italiana appare stabile.

LIVELLO DI PROTEZIONE – Il Falco della Regina è specie: nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).

Mario Spagnesi

Scarica il pdf