Il sole, completamente sbarazzato dalle grigie ombre autunnali, bacia oggi con tutto il suo ardore e il suo fuoco le verdi cime di questi monti, e i vecchi e rozzi casolari di Porretta sembrano ringiovaniti da una pallida e delicata tinta di oro. Nella piazza maggiore, a tutti gli edifici, lungo le vie principali sventola il simpatico tricolore, e dovunque s’incontrano, s’intersecano archi e festoni d’edera e di fiori. Porretta, graziosamente accoccolata in un’ampia vallata dove spicca bianchissima fra il verde cupo dei monti che le fanno corona, pare oggi una vecchia zitellona tutta in fronzoli e adorna degli abiti della festa che attenda con studiata civetteria gli omaggi e le dichiarazioni di un numeroso stuolo di adoratori.