FRULLINO  Lymnocryptes minimus  (Brunnich, 1764)

DISTRIBUZIONE – Il Frullino è una specie migratrice, che nidifica nelle regioni sub-artiche e boreali dell’Europa nord-orientale (Norvegia, Svezia, Finlandia, Polonia, Russia) e dell’Asia settentrionale tra il 50° e il 70° parallelo di latitudine Nord. Le aree di svernamento si estendono nell’Europa sud-occidentale, in Africa settentrionale e sub-sahariana, Medio Oriente, India e Sud-Est asiatico. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento si svolge tra settembre e novembre, mentre quella pre-riproduttiva verso i quartieri di nidificazione ha luogo tra la fine di febbraio ed aprile.

In Italia è migratore regolare e svernante.

HABITAT – Nelle zone di riproduzione frequenta principalmente gli acquitrini e i pantani della tundra e della taiga; durante la migrazione e nei quartieri di svernamento predilige gli ambienti umidi caratterizzati da distese di fango parzialmente allagate, i prati allagati, le risaie, le rive di laghi e di corsi d’acqua.

COMPORTAMENTO – Conduce in genere vita solitaria ed ha abitudini schive e notturne. Terragnolo, cammina con agilità e si mostra riluttante al volo. Il comportamento di fuga è caratteristico: si allontana silenzioso, spesso all’ultimo momento davanti all’intruso, che lascia avvicinare anche a pochi metri, compiendo un volo rettilineo e breve (in genere di 50-100 metri) prima di posarsi nuovamente.

ALIMENTAZIONE – Si ciba in prevalenza di Molluschi, Insetti e loro larve, Anellidi e, in minor misura, di semi di piante erbacee e di alghe. RIPRODUZIONE – La stagione riproduttiva, che è compresa tra giugno ed agosto, è preceduta da voli nuziali compiuti ad altezze di circa 50 metri. Durante tali voli effettua varie acrobazie e alcune particolari ondulazioni e fa udire un caratteristico canto. Il nido viene predisposto in una depressione del terreno tappezzata con muschio ed erba. Le 3-4 uova deposte sono incubate dalla sola femmina per circa 24 giorni. Nell’anno può compiere anche due covate.

STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa ha uno stato di conservazione sfavorevole ed è ritenuta vulnerabile. La causa del declino, accertato a partire dal XIX secolo, è attribuibile alle trasformazioni ambientali, che hanno interessato sia gli habitat riproduttivi sia quelli di svernamento.

LIVELLO DI PROTEZIONE – Il Frullino è specie: nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); oggetto di caccia (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 18).

Mario Spagnesi

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