GLOBICEFALO Globicephala melas (Traill, 1809)
Distribuzione – È presente nell’Oceano Atlantico settentrionale e nell’intera fascia temperata dei mari australi.
Nel Mediterraneo è più comune nei bacini occidentali, mentre diventa molto raro verso oriente. È abbastanza frequente nei mari italiani, anche se con una distribuzione discontinua: più comune nel mar Ligure e nelle acque a ovest della Sardegna.
Habitat – Frequenta le acque pelagiche profonde temperato-fredde.
Comportamento – Pur mostrando notevoli doti di velocità e agilità, di norma nuota lentamente in superficie. È un cetaceo gregario che forma branchi di alcune decine di individui i quali, riunendosi a loro volta, arrivano a costituire gruppi di molte centinaia di esemplari. Spesso mostra curiosità nei confronti delle imbarcazioni e delle persone immerse. Compie immersioni prolungate alla ricerca delle prede.
Alimentazione – Si ciba di Cefalopodi; non disdegna i Pesci pelagici.
Riproduzione – La stagione riproduttiva corrisponde alla primavera e all’inizio dell’estate. I parti avvengono dopo 14-15 mesi di gestazione e l’intervallo medio tra un parto e il successivo è di 3-5 anni. L’allattamento può durare anche più di due anni. La lunghezza del neonato è di circa 1,7 metri, con peso di 80-100 kg. Le femmine raggiungono la maturità sessuale quando presentano una lunghezza di 3-4 metri all’età tra i 6 e i 10 anni, i maschi a circa 5 metri di lunghezza, cui corrisponde un’età di circa 15 anni.
La durata della vita non è nota.
Status e conservazione – Non esistono stime numeriche delle popolazioni di questa specie, che comunque pare essere ovunque numerosa.
Livello di protezione – Il Globicefalo è specie: di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa (Direttiva Habitat 92/43/CEE, all. IV); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); in pericolo o minacciata (Convenzione di Barcellona, all. 2 – Legge 27 maggio 1999, n. 175); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).
Mario Spagnesi