Se pensiamo al tempo in cui l’istologia e l’embriologia venivano illustrate con serie di preparati artificialmente fissati, artificialmente colorati, succedentisi l’uno all’altro come cose morte e pensiamo alla divisione cellulare come invece ci viene offerta in un film, dobbiamo riconoscere che ci si è aperto un mondo nuovo, come metodo di insegnamento naturalistico. Rammento l’impressione ricevuta quando l’amico Visco, in un congresso della Società per il Progresso delle Scienze, proiettò il fenomeno della divisione cellulare: la cellula aveva fremiti, sembrava far tentativi, e ad un tratto si divideva nettamente e rapidamente in due. Se consideriamo piante ed animali viventi nell’ambiente che circonda il bambino, il cinematografo è il mezzo ideale per attrarne l’attenzione, senza annoiarlo, senza stancarlo, stimolando anzi la sua curiosità nell’attesa di vedere lo svolgimento del fenomeno biologico nell’ambiente fisico naturale.