Tra i differenti ambienti naturali o artificiali, d’acqua dolce, salata o salmastra, riconosciuti come “zone umide”, le lagune e gli stagni costieri sono senza dubbio tra le aree col più elevato livello di biodiversità. Infatti, la loro varietà ambientale ed ecologica esprime l’habitat di elezione di moltissime specie di piante e animali, sia in termini qualitativi che quantitativi. Solo nella seconda metà del secolo scorso l’uomo ha acquistato piena consapevolezza dell’importanze delle zone umide. Prima di allora erano viste come ambienti improduttivi e malsani. Il mondo scientifico pose all’attenzione delle Autorità di governo, e più in generale dell’opinione pubblica, le ragioni che imponevano la cessazione delle opere di prosciugamento e l’adozione di provvedimenti di tutela delle residue zone umide del Paese.