LEPRE BIANCA  Lepus timidus  Linnaeus, 1758

Distribuzione – La Lepre bianca è diffusa nelle Alpi, Irlanda, Scozia, Penisola Scandinava, Finlandia, Polonia orientale, Russia settentrionale, Siberia, Mongolia, Manciuria e isola di Hokkaido (Giappone); è stata introdotta con successo nelle isole Faeroes, in Inghilterra e in varie isole scozzesi.

In Italia è presente sull’intera catena alpina.

Habitat – È una tipica abitatrice delle foreste rade e delle tundre. Sulle Alpi frequenta le boscaglie e le brughiere, gli alti pascoli e la tundra alpina, spingendosi fino alla zona nivale; è presente anche nella fascia forestale sia di conifere sia di latifoglie.

Comportamento – Di abitudini prevalentemente crepuscolari e notturne, preferisce condurre vita solitaria, sebbene a volte mostri comportamenti gregari. Trascorre le ore diurne in un covo tra i cespugli di rododendro, mirtillo e pino mugo o anche nelle fenditure delle rocce, tra i grandi massi ed in altre cavità naturali; durante le nevicate rimane sovente nel proprio rifugio lasciandosi ricoprire dalla neve. Nella corsa si dimostra meno veloce della Lepre europea, con un’andatura a balzi assai alti, mentre compie meno di frequente scarti o curve brusche. Possiede udito e olfatto molto sviluppati, ma ha vista poco acuta.

Alimentazione – È essenzialmente erbivora ed in estate la sua dieta è composta da trifoglio, lupinella, erbe aromatiche ed altre piante erbacee, bacche e funghi; durante i mesi invernali le possibilità di reperire il cibo sono più scarse e si accontenta di fieno, radici, germogli secchi, cortecce, foglie, muschi, licheni e semi di conifere.

Riproduzione – La stagione favorevole alla riproduzione è relativamente breve, essendo compresa in genere tra aprile ed agosto. Di solito la femmina partorisce due volte all’anno, in maggio-giugno e in luglio-agosto, dopo una gestazione di 50-51 giorni. La figliata è composta da un numero di piccoli variabile da 2 a 5. La prole è precoce. I piccoli alla nascita, già completamente ricoperti di pelo e con occhi aperti, si alimentano esclusivamente del latte materno nei primi dieci giorni di vita, quindi integrano la dieta con tenere sostanze vegetali e raggiungono lo svezzamento completo prima del trentesimo giorno di età. La maturità sessuale viene raggiunta l’anno successivo alla nascita.

La durata della vita in natura è stimata in circa 3-4 anni; in cattività l’età massima registrata è di 13 anni.

Status e conservazione – La popolazione di questa specie appare in declino in molte zone dell’areale e le possibili cause sono riferibili a predazione, interazione con altri erbivori, malattie epidemiche in genere, deforestazione (con conseguente perdita di habitat), cambiamento delle pratiche agricole.

Livello di protezione – La Lepre variabile è specie: di interesse comunitario il cui prelievo potrebbe formare oggetto di misure di gestione (Direttiva Habitat 92/43/CEE, all. V); protetta il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); oggetto di caccia (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 18).

Mario Spagnesi

 

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