LEPRE ITALICA O APPENNINICA  Lepus corsicanus  De Winton,1898

Distribuzione – La Lepre italica è presente in Italia centro-meridionale, in Sicilia e in Corsica. Le segnalazioni più settentrionali di questa specie riguardano alcuni comuni della Maremma toscana; piccole popolazioni sono insediate sull’Appennino abruzzese-molisano, mentre qualche segnalazione puntiforme è riferita al Gargano e alla Puglia meridionale. Nuclei più consistenti sono presenti nel Lazio, in Campania, Basilicata e Calabria in zone impervie di difficile accesso o in aree storicamente protette, dove non sono stati mai fatti ripopolamenti, o quasi, con lepri europee. In Sicilia è ben diffusa su tutta l’isola.

Habitat – Gli ambienti di elezione della Lepre italica sono rappresentati da aree coltivate (più o meno abbandonate), pascolo cespugliato e boschi di

latifoglie con ampie radure sino a circa 2.000 m di altitudine. Nell’ambiente prettamente mediterraneo occupa la macchia, anche fitta, comprese le dune costiere. In Sicilia è presente in molte tipologie ambientali come i prato-pascoli collinari e montani, le radure e i margini di boschi di latifoglie, gli incolti con cespugli sino a 2.200 m s.l.m. Anche pascoli, garighe e aree coltivate sono ben frequentate, e tra queste ultime la specie sembra piuttosto ricorrente nelle grandi estensioni a frumento, ma pure in oliveti, orti, vigneti e agrumeti.

Comportamento – Di tendenze solitarie, è piuttosto sedentaria ed è attiva al crepuscolo e durante la notte. Durante le ore diurne trova riparo nel covo, che di norma è ben protetto nel folto della vegetazione. Se viene scovata, tende per quanto possibile a non uscire allo scoperto, compiendo brevi spostamenti alternati a soste. Corre con agilità e compie lunghi balzi sopra la vegetazione erbacea, estendendo completamente gli arti.

Alimentazione – Si ciba essenzialmente di vegetali.

Riproduzione – Sulla biologia riproduttiva si dispone di poche informazioni. Sono state osservate femmine gravide e nascite di piccoli anche nei mesi da ottobre a gennaio, e ciò sembrerebbe testimoniare l’assenza di una diapausa riproduttiva stagionale, come avviene nella Lepre europea. Dopo una gestazione di circa 42 giorni la femmina partorisce, da 2 a 4 volte all’anno, un numero variabile da 1 a 4 piccoli in un covo sul terreno. I leprotti, che nascono con occhi aperti e ricoperti di pelo, sono in grado di muoversi autonomamente dopo poche ore dalla nascita.

La durata della vita non è nota.

Status e conservazione – Nel XX secolo l’areale della specie ha subito una sostanziale contrazione accompagnata da una sensibile riduzione di densità delle popolazioni, dovuta presumibilmente alle modificazioni ambientali, al randagismo canino e all’attività venatoria. Risulta indispensabile la definizione di un’efficace rete di aree protette sia per conservare le popolazioni esistenti, sia per favorirne la diffusione naturale o la reintroduzione.

Livello di protezione – La Lepre italica è oggetto di caccia limitatamente alla popolazione della Sicilia (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 18).

Mario Spagnesi

 

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