LUPO  Canis lupus  Linnaeus, 1758

Distribuzione – L’areale originario del Lupo si estendeva in gran parte dell’emisfero settentrionale e comprendeva l’intero continente nord-americano ed eurasiatico.

In Italia era ampiamente diffuso fino alla metà del 1800, ma in seguito alla persecuzione da parte dell’uomo all’inizio del 1970 risultava presente solo in pochi e frammentati comprensori montani dell’Appennino centro-meridionale. Nel corso degli ultimi vent’anni del XX secolo ha fortemente espanso l’areale e attualmente è presente in tutta la catena appenninica, dall’Aspromonte fino alle Alpi Marittime, ed ha ricolonizzato anche le aree alpine del Piemonte fino a raggiungere i confini meridionali della Val d’Aosta.

Habitat – In Italia frequenta le zone collinari e montane caratterizzate dall’alternanza di pascoli e boschi, dove la presenza umana è ridotta.

Comportamento – È una specie territoriale con abitudini prevalentemente notturne. Eccellente corridore, compie spostamenti anche di alcune decine di chilometri in una sola notte. Vive in unità sociali (branchi) che corrispondono essenzialmente ad un’unità familiare, i cui componenti cacciano e difendono il territorio in maniera integrata e coordinata. La gerarchia all’interno del branco non è rigida e le continue interazioni tra i vari componenti del branco possono determinare inversioni delle posizioni gerarchiche.

Alimentazione – Preda ungulati selvatici e domestici. In condizioni di scarsa disponibilità delle prede abituali può anche cacciare piccoli Mammiferi e cibarsi di frutta, Insetti e rifiuti.

Riproduzione – Gli accoppiamenti hanno luogo tra gennaio e febbraio e la femmina, dopo una gestazione di circa 63 giorni, partorisce da 1 a 5 cuccioli in una tana scavata nel terreno e dotata di molte uscite. I piccoli alla nascita hanno gli occhi chiusi e vengono aperti all’età di circa 10-12 giorni. La madre allatta i cuccioli per quasi 2 mesi e successivamente li nutre con cibo rigurgitato e con piccole prede o parti di prede di grosse dimensioni. Gli adulti che non si riproducono ed i giovani di un anno possono aiutare la coppia dominante nella cura della prole, aumentandone in tal modo le possibilità di sopravvivenza. Raggiunta la maturità sessuale attorno al secondo anno di vita, i giovani rimangono nel branco natale, tentando di acquisire una posizione dominante oppure entrano in fase di dispersione, durante la quale possono colonizzare aree anche molto distanti da quella di provenienza, favorendo in tal modo la continua espansione dell’areale della specie.

In cattività l’età massima registrata è di 16 anni.

Status e conservazione – Il numero di lupi in Italia ha mostrato negli ultimi decenni un costante e progressivo aumento. La maggiore minaccia è rappresentata dagli abbattimenti illegali, dalla frammentazione dell’habitat e dal randagismo canino.

Livello di protezione – Il Lupo è specie: di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa (Direttiva Habitat 92/43/CEE, all. IV); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).

Mario Spagnesi

 

Scarica il pdf