MOLOSSO DI CESTONI  Tadarida teniotis  (Rafinesque, 1814)

Distribuzione – Il Molosso di Cestoni è diffuso nell’Europa mediterranea, Isole Canarie, Asia fino al Giappone e Taiwan.

In Italia è presente in tutta la penisola, in Sicilia, Sardegna e isole minori.

Habitat – Predilige le pareti rocciose e i dirupi di vario tipo, anche litoranei (falesie e scogli).

Comportamento – Sembra essere sedentario e forse migratore occasionale. In ogni stagione si rifugia, isolatamente o in piccoli gruppi, nei crepacci di pareti rocciose e dirupi. Meno di frequente è la sua presenza in grotta, ove si nasconde nelle fessure delle volte. Negli edifici si rifugia nelle crepe delle pareti, negli interstizi tra queste e travi, persiane, canne fumarie. Tollera notevoli variazioni di temperatura e d’inverno può volare anche quando la temperatura raggiunge valori di 0°C.

Lascia il rifugio di solito a notte fatta, talora al crepuscolo, anche con vento piuttosto forte e pioggia battente. Caccia con volo veloce e per lo più rettilineo, intervallato a planate, in genere a 10-20 m di altezza.

Alimentazione – Cattura in volo vari tipi di Insetti.

Riproduzione – Le conoscenze sulla biologia riproduttiva sono scarse. Il periodo degli accoppiamenti si protrae dal tardo inverno alla primavera. Le colonie riproduttive sono in genere composte da pochi esemplari. L’ovulazione e la fecondazione avvengono solo la primavera successiva all’accoppiamento. Tra maggio e giugno, dopo una gravidanza di 2,5-3 mesi, la femmina partorisce 1 piccolo inetto, che all’età di circa 6-7 settimane si rende indipendente. La maturità sessuale viene raggiunta dalle femmine nel primo anno di vita.

La durata massima della vita può superare i di 10 anni.

Status e conservazione – La specie è ritenuta a basso rischio. Inquinamento a parte, il maggior pericolo può essere rappresentato dall’azione di disturbo da parte dell’uomo nei rifugi situati negli edifici.

Livello di protezione – Il Molosso di Cestoni è specie: di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa (Direttiva Habitat 92/43/CEE, all. IV); nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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