Sono stato due volte in Etiopia: nel 1971 e nel 1994. Due esperienze entusiasmanti in una terra, quella africana, che avevo sognato fin da fanciullo non per aver letto il romanzo di Edgar Rice Burrouchs “Tarzan delle scimmie” o quelli di Ernest Hemingway “Verdi colline d’Africa” o “Le nevi del Kilimangiaro”, e neppure per aver visto all’inizio degli anni Cinquanta il film “Le miniere di Re Salomone” con Deborah Kerr e Stewart Granger, bensì per avere più volte sfogliato alcuni libri sulla vita degli animali e percorso immaginarie spedizioni sulla carta geografica.
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