ORCHETTO MARINO Melanitta nigra (Linnaeus, 1758)
DISTRIBUZIONE – L’Orchetto marino è una specie migratrice, che nidifica con due diverse sottospecie a Nord del 60° parallelo nelle zone artiche e subartiche di Europa, Asia e America. L’areale riproduttivo della sottospecie nominale si estende dall’Islanda e dalle Isole Britanniche ad Est fino alla Siberia. Le aree di svernamento nella Regione Paleartica occidentale sono situate principalmente lungo le coste baltiche e del Mare del Nord fino alle coste atlantiche del Marocco e delle Azzorre, nonché in alcuni tratti del Mediterraneo centrale. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento inizia già in settembre e si prolunga sino a novembre; la migrazione pre-riproduttiva verso i quartieri di nidificazione ha luogo da fine febbraio a maggio.
In Italia è migratore e svernante regolare da metà ottobre a febbraio, per lo più nelle acque marine e nelle lagune dell’alto Adriatico e del Mar Ligure.
HABITAT – Nelle zone di riproduzione frequenta fiumi, laghi e stagni nella brughiera e nella tundra; durante la migrazione e nelle aree di svernamento sosta nelle acque marine relativamente profonde anche distanti alcuni chilometri dalla costa, nelle lagune, nelle paludi costiere e nei laghi dell’entroterra.
COMPORTAMENTO – Nel periodo invernale è gregario. In genere si ciba durante le ore diurne, ma può essere attivo anche di notte. Con esclusione del periodo riproduttivo, si posa sulla terraferma di rado. Ha un volo più agile di quello delle specie affini, in genere basso sulla superficie dell’acqua, con rapidi battiti d’ala che producono un sibilo caratteristico. Nel nuoto è veloce e per ricercare il cibo si tuffa normalmente tra i 3 e i 10 metri di profondità. Quando è allarmato immerge il corpo tenendo la testa alzata. Nei confronti dell’uomo è piuttosto confidente.
ALIMENTAZIONE – Si ciba principalmente di Crostacei, Molluschi bivalvi e, in minor quantità, di Anellidi, tuberi e germogli di piante acquatiche.
RIPRODUZIONE – Nidifica sia nei pressi del mare sia nelle zone interne della tundra in prossimità di laghetti e ruscelli, ma anche distante da bacini d’acqua dolce. Sul terreno, al riparo di eriche, vegetazione erbacea e cespugli, viene costruito il nido con erbe, muschi, licheni, penne e piumino. Nell’anno compie una sola covata e la deposizione delle uova ha luogo tra fine maggio e giugno. Le 6-8 uova deposte sono incubate per 3031 giorni dalla sola femmina, la quale provvede anche all’allevamento della prole. I giovani si rendono indipendenti all’età di 45-50 giorni.
STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole.
LIVELLO DI PROTEZIONE – L’Orchetto marino è specie: nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).
Mario Spagnesi