PASSERA D’ITALIA  Passer italiae  (Vieillot, 1817)  [1]

Distribuzione – La Passera d’Italia è una specie sedentaria e dispersiva diffusa in tutta la penisola italiana e in Corsica.

Habitat – Frequenta le campagne coltivate, i villaggi e le città.

Comportamento – Conduce vita gregaria durante tutto l’anno. Di indole prudente e sospettosa, diviene confidente e talora invadente se non è disturbata. Possiede un volo rettilineo e rapido, talora anche ondulato, con frequenti battute d’ala. Sul terreno cammina e saltella tenendo il piumaggio rigonfio e le ali un po’ pendenti.

Alimentazione – Si ciba di granaglie, semi e frutti di piante coltivate e selvatiche, Insetti e altri piccoli Invertebrati.

Riproduzione – Nidifica in colonie formate da una decina di coppie. I maschi già in inverno occupano i vecchi nidi e manifestano il possesso del sito per la riproduzione con incessanti cinguettii. La femmina che mostra interesse ed esplora il sito ripetutamente per più giorni diverrà la compagna di quel maschio probabilmente per tutta la vita. In primavera sono frequenti anche le parate collettive, quando la vista di un maschio che corteggia una femmina richiama l’attenzione di altri pretendenti, che a loro volta danno inizio a rumorosi corteggiamenti attorno alla femmina, a schermaglie ed inseguimenti. I nidi sono posti all’interno di cavità e principalmente di manufatti (tegole dei tetti, comignoli, fori dei muri) o, più raramente, nelle cavità degli alberi. Nell’anno compie tre o, talvolta, quattro covate a partire da fine marzo-aprile. Le 5-6 uova deposte sono incubate sia dalla femmina che dal maschio per circa 13 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono allevati da entrambi i genitori. I giovani abbandonano il nido all’età di 17-19 giorni, ma vengono accuditi per qualche tempo ancora; raggiunta la completa autosufficienza, si raggruppano con altri coetanei.

Status e conservazione – La specie sta subendo una sensibile contrazione numerica in tutto l’areale ed è considerata vulnerabile.

Livello di protezione – La Passera d’Italia è specie: protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza (Convenzione di Berna, all. III); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

 Nota – Lo status tassonomico di questa entità è stato a lungo dibattuto, con alcuni autori che la ritenevano una specie a parte, e altri che invece la consideravano una sottospecie della Passera europea (Passer domesticus), oppure della Passera spagnola (Passer hispaniolensis). Nel 2011 la rivista Molecular Ecology ha pubblicato i risultati di alcuni studi che dimostrano che la Passera d’Italia è un ibrido stabile di Passer domesticus e Passer hispaniolensis. Nel 2013 il Congresso Ornitologico Internazionale le ha definitivamente riconosciuto il rango di specie.

Mario Spagnesi

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