PETTIROSSO  Erithacus rubecula  (Linnaeus, 1758)

Distribuzione – Il Pettirosso è una specie migratrice a corto raggio, parzialmente sedentaria e dispersiva. Con otto sottospecie è diffuso in Europa dal Circolo Polare Artico al Mediterraneo, nell’Africa nord-occidentale, Canarie, Madera, Azzorre, nell’Asia centro-occidentale ad oriente fino agli Altai e in Iran settentrionale. Le popolazioni che si riproducono nel settore più nord-orientale dell’areale sono completamente migratrici, mentre quelle dei paesi dell’Europa meridionale e del Nord Africa sono per lo più sedentarie.

In Italia è sedentario e nidificante in tutta la penisola, in Sicilia e Sardegna, migratore regolare e svernante. Gli individui svernanti raggiungono il nostro Paese tra la metà di settembre e la metà di novembre.

Habitat – Frequenta zone boschive con folto sottobosco arbustivo dalla pianura alla montagna fino al limite superiore delle foreste, parchi, giardini, aree coltivate ricche di siepi e di boschetti.

Comportamento – Di indole confidente, è territoriale in ogni stagione e mostra una forte insofferenza nei confronti dei conspecifici. Le aggressioni agli intrusi nel proprio territorio possono essere anche molto violente, con contatto fisico tra i contendenti. In genere vola basso su brevi distanze, tenendo la coda alzata; nelle lunghe distanze si innalza e discende irregolarmente. Sul terreno saltella e se eccitato innalza ed abbassa la testa agitando le ali e la coda. Talvolta è particolarmente confidente verso l’uomo.

Alimentazione – Si ciba di Insetti e loro larve, piccoli Molluschi, Anellidi e Aracnidi, che cattura sul terreno, tra la vegetazione e in volo. La dieta comprende anche una grande varietà di bacche e piccoli semi.

Riproduzione – La carica aggressiva che caratterizza tutto il ciclo annuale del Pettirosso non viene meno in primavera quando una femmina penetra nel territorio di un maschio. Quest’ultimo si avvicina all’intrusa con un atteggiamento minaccioso: solleva la testa e la coda, gonfia il petto accentuando l’esibizione della macchia rossa mediante movimenti laterali del corpo. Anche la femmina risponde aggressivamente e mantiene le distanze svolazzando davanti al maschio. Allorché i due partner si abituano alla reciproca presenza, il maschio offre il cibo alla compagna e il rapporto di coppia si consolida. Compete alla femmina la costruzione del nido in una cavità naturale o artificiale, in una depressione del suolo o nel folto di una pianta rampicante. Nell’anno compie due covate a partire da aprile. Le 4-6 uova deposte sono incubate dalla sola femmina per circa 2 settimane. I pulcini sono nidicoli e vengono accuditi da entrambi i genitori; all’età di 15-18 giorni sono in grado di volare e abbandonano il nido.

Status e conservazione – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione favorevole.

Livello di protezione – Il Pettirosso è specie: nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

Scarica il pdf