PICCHIO ROSSO MEZZANO  Dendrocopos medius  (Linnaeus, 1758)

DISTRIBUZIONE – Il Picchio rosso mezzano è una specie sedentaria e dispersiva, diffusa con alcune sottospecie in Europa e Medio Oriente, dai monti Cantabrici in Spagna alle montagne Zagron in Iran.

In Italia è presente in Basilicata, nel Gargano e, più raro e localizzato, in Abruzzo, Lazio, Campania e Sila.

HABITAT – Frequenta boschi di latifoglie pure o miste con abbondanza di sottobosco e di alberi morti e marcescenti. Predilige le faggete, ma è presente pure nelle cerrete di varia età e composizione.

COMPORTAMENTO – Vive preferibilmente nella parte superiore della chioma degli alberi, fino all’apice dei rami più sottili, dove di solito gli altri picchi di maggiori dimensioni non vanno a cercare il cibo. Di rado scende sul terreno. Possiede un volo tipicamente ondulato, caratterizzato dall’alternanza di tratti a battute d’ala e di tratti ad ali chiuse. Solo di recente è stato accertato che anche questo picchio tambureggia, sebbene di rado.

ALIMENTAZIONE – Si ciba di varie specie di Insetti e loro larve, e sostanze vegetali (ghiande, noci, bacche, ecc.).

RIPRODUZIONE – La deposizione delle uova ha luogo a partire da fine aprile e nell’anno compie una sola covata. Nel nido predisposto nella cavità scavata in un tronco d’albero vengono deposte 5-6 uova, che sono incubate per 11-13 giorni soprattutto dal maschio. I pulcini sono nidicoli e vengono alimentati da entrambi i genitori. All’età di circa 21-23 giorni i giovani abbandonano il nido.

STATUS E CONSERVAZIONE – La specie in Europa ha uno stato di conservazione favorevole, ma la popolazione italiana è considerata vulnerabile.

LIVELLO DI PROTEZIONE – Il Picchio rosso mezzano è specie: nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).

Mario Spagnesi

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