RE DI QUAGLIE  Crex crex  (Linnaeus, 1758)

DISTRIBUZIONE – Il Re di quaglie è una specie migratrice, diffusa come nidificante in una fascia latitudinale compresa tra il 40° e il 20° parallelo di latitudine Nord, dall’Europa centrale e orientale all’Asia fino ai territori siberiani a Nord del Lago Baykal. Le aree di svernamento della quasi totalità della popolazione si estendono nelle savane dell’Africa centrale e sud-orientale entro la fascia compresa tra i due tropici. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento si svolge tra fine agosto e novembre, mentre quella pre-riproduttiva verso i quartieri di nidificazione ha luogo tra la fine di aprile e metà maggio.

In Italia è migratore poco comune ma regolare, svernante irregolare, e nidificante nelle Prealpi e Alpi nord-orientali fino al Lago di Garda.

HABITAT – Frequenta prati e prato-pascoli delle zone collinari e montane non eccessivamente umidi con alta copertura vegetale, campagne coltivate a cereali e leguminose.

COMPORTAMENTO – Ha abitudini crepuscolari e conduce per lo più vita solitaria. È assai elusivo e schivo, e si trattiene abitualmente nel folto della vegetazione, arrampicandosi anche su cespugli, canne ed arbusti. Si alza con difficoltà in volo, che è breve e basso con le zampe pendenti.

ALIMENTAZIONE – Si ciba soprattutto di Insetti e loro larve, Molluschi, lombrichi, millepiedi, ragni, semi di piante selvatiche e granaglie.

RIPRODUZIONE – La stagione riproduttiva è compresa tra metà maggio e giugno e in tale periodo compie probabilmente una sola covata. Gli accoppiamenti sono preceduti da corteggiamenti e parate nuziali. Pare che sia la sola femmina ad approntare il nido, scavando tra le alte erbe una piccola buchetta nel terreno e rivestendola di foglie, fieno e muschio. Vengono deposte in giorni consecutivi per lo più da 8 a 12 uova, che sono incubate a covata completa per 14-15 giorni principalmente dalla femmina. I pulcini sono nidifughi e nei primi giorni vengono alimentati dai genitori, quindi si rendono indipendenti. Verso l’ottava settimana di vita i giovani sono atti al volo.

STATUS E CONSERVAZIONE – La specie è ritenuta vulnerabile e minacciata a livello globale. Le cause del declino sono imputabili alla scomparsa di aree adatte alla nidificazione soprattutto nell’Europa centrale e orientale e alle moderne pratiche agricole. In particolare lo sfalcio meccanizzato dei prati e delle colture agricole può causare perdite elevatissime nelle nidiate.

LIVELLO DI PROTEZIONE – Il Re di quaglie è specie: nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II); rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).

Mario Spagnesi

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