SCOIATTOLO GRIGIO Sciurus carolinensis Gmelin, 1788
Distribuzione – Lo Scoiattolo grigio è diffuso nel Nord America orientale, dall’Ontario al Golfo del Messico. È stato introdotto in Europa (Gran Bretagna, Irlanda, Italia) e in Sud Africa.
In Italia è stato introdotto nel 1948 in Piemonte a Candiolo (Torino); alcuni esemplari sono stati liberati nel 1966 anche in Liguria (Genova Nervi), nel 1994 a Trecate (Novara) e nei primi anni 2000 in Umbria. Diverse segnalazioni confermano una sensibile espansione dell’areale.
Habitat – Frequenta boschi di latifoglie puri o misti (faggi, querce e noccioli), ma anche boschi di conifere, parchi e giardini, dalla pianura alla montagna.
Comportamento – Molto simile a quello dello Scoiattolo comune. Rispetto a quest’ultimo ha una maggiore tendenza a portarsi sul terreno ove si muove con maggiore celerità, mentre è meno veloce negli spostamenti sugli alberi. È inoltre molto confidente con l’uomo. Costruisce il nido sulle piante, ove trascorre in riposo le ore notturne.
Alimentazione – Si ciba di frutta e semi del bosco, funghi, gemme, cime degli alberi, cortecce di giovani fusti e rami, ma anche uova e nidiacei.
Riproduzione – I periodi riproduttivi sono generalmente due: uno primaverile ed uno estivo. Dopo una gestazione di circa 40 giorni la femmina partorisce 2-6 piccoli, che nascono ciechi e privi di pelo e vengono allattati per 7-8 settimane. All’età di circa 7-8 mesi sono in grado di riprodursi.
La durata massima della vita in natura è stimata in 8-10 anni, ma in cattività può superare i 20 anni.
Status e conservazione – Lo Scoiattolo grigio appare in netta espansione.
Livello di protezione – Trattandosi di specie alloctona invasiva, che esercita un impatto negativo sia sulle biocenosi naturali sia sulle attività agricole, e che determina per diversi meccanismi di competizione la progressiva scomparsa dell’autoctono Scoiattolo grigio, è oggetto di azioni di controllo e/o eradicazione.
Mario Spagnesi