Il pensiero conservazionistico di Franco è qualcosa di estremamente semplice e puro. Concetti chiari e molto poco discutibili dove la presenza dell’uomo è a malapena concepita. Se dovessi iniziare a citare tutti i suoi libri, tutti i suoi scritti staremmo qui a festeggiare i miei ottanta anni. Per Franco prima c’è la natura protetta nella sua integrità e poi la fruibilità da parte dell’uomo come solo visitatore e spettatore di questa grandezza. Il pensiero di Franco deriva indubbiamente dalla sua età, ma anche da alcune persone che hanno scolpito la sua “etica biologica”, come Oscar de Beaux. Ma se dovessimo risalire il pensiero forse il primo è stato e sempre sarà Renzo Videsott, autore della scuola viva (che sempre mi sento di ringraziare per il salvataggio dello stambecco). Dopo aver citato alcuni dei grandi mi sento di dover anche spendere delle parole sulla famiglia di Franco e probabilmente devo partire da Patrizio Pedrotti, il papà di Franco che ha avviato il figlio alle bellezze naturali delle sua regione. Franco ha gettato le sue basi ambientalistiche proprio in Trentino; tra montagne e amici, come i Valenti con il Maso Ronco a Carciato. (Claudio Achille)